Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito comunista dei Lavoratori sulle polemiche che hanno riguardato l’evento “Magnastoria”
“Magnastoria è un evento di massa, molto popolare a Isernia, pensato dall’associazione Preistoris rappresentata da Emilio Izzo, anche quest’anno svoltosi con grande partecipazione.
La sua essenza è nel creare un inusitato momento di socializzazione nella popolazione locale per chi vuol gradirlo, attorno ad una grande “cena collettiva”, una lunghissima tavolata continua che attraversa il centro storico.
Questo è il nudo fatto: il resto è una carta bianca che ogni partecipante può riempire con i contenuti che vuole, il compito dell’evento è solo quello di aiutare a mettere in relazione (individuale e sociale) gli uni con gli altri.
Quest’anno si è aggiunto lo striscione pro Gaza, “dettaglio” di rilievo enorme; notiamo nondimeno come strideva quello striscione rispetto agli epigoni locali – presenti all’evento – del governo italiano post fascista, complice col suo supporto militare e commerciale allo stato nazi-sionista. Ma ciò non muta l’importanza di quel messaggio pro Gaza lanciato a loro modo dagli organizzatori.
E’ su questi aspetti sociali e umani che dovrebbe svilupparsi un dibattito serio in città, incluse ovviamente le critiche, ma serie, costruttive ed argomentate, anche di chi non lo condivide o di chi lo vorrebbe diverso o migliorare.
Tanto più rispetto allo striscione pro Gaza, un livello avanzato di “senso comune” avrebbe trovato il focus di questa edizione nel messaggio da essa lanciato contro il genocidio in atto ad opera nazi-sionista, pur nell’ambito di un momento “conviviale” di massa.
Ed invece l’asse del “dibattito” è stato miseramente pilotato più sul profilo personalistico del rappresentante di “PREISTORIS” da parte di una pletora di improvvisati e novelli “antropologi e sociologi”, al livello della piccola bega paesana e degli insulti a chi, in fondo, da volontario si prodiga per creare spazi di vitalità popolare nella città, così come fanno anche i volontari delle associazioni per l’ex lavatoio.
D’altro lato il problema delle difficoltà per l’autorizzazione non è un’invenzione di Izzo per “far parlare di se”, ma è reale, cioè legato alla messa in sicurezza dell’evento, in particolare sul tratto stretto del vicolo: si tratta di trovare la soluzione tecnica. Il Comune di Isernia per parte sua l’ha trovata emettendo l’autorizzazione: le questioni sono state sollevate dal Comitato di Sicurezza Prefettizio, e poi superate.
Per questo è semmai da cambiare la tempistica: le soluzioni tecniche sono ben prevedibili molto prima, perché questo tira e molla sempre all’ultimo momento ?
In quanto alle intimidazioni e minacce subite sarà Izzo a chiarirle se vorrà: se c’è un uso pretestuoso della “sicurezza” in linea col clima creato da questo governo post fascista che tende ad ostacolare e reprimere gli eventi socializzanti, ed andrà contrastato”.