D’estate, entrare in un’auto parcheggiata al sole può sembrare un inferno, nel senso stretto della parola: fuoco. L’abitacolo può superare i 50°C, rendendo l’aria quasi irrespirabile e molto spesso il gesto più spontaneo è quello di partire con l’aria condizionata sparata al massimo sopportando il caldo con stoica rassegnazione fino a quando il dispositivo non abbia raffreddato l’ambiente.
Ebbene non tutti sanno che per abbassare la temperatura non serve accendere subito l’aria condizionata ma è sufficiente un semplice trucco, spiegato dal fisico e divulgatore Vincenzo Schettini, fondatore del progetto “La Fisica che ci Piace”.
Secondo Schettini, l’effetto serra intrappola il calore dentro l’auto, proprio come accade nel riscaldamento globale. Aprire solo i finestrini o attivare subito il climatizzatore serve a poco, perché l’aria calda resta “intrappolata”.
Per rinfrescare rapidamente l’auto, il docente di fisica consiglia di aprire la portiera del passeggero e muovere ripetutamente quella opposta dal lato guida, come fosse un ventaglio. In pochi secondi si crea un flusso d’aria che spinge fuori l’aria rovente, permettendo poi al climatizzatore di lavorare in modo molto più rapido ed efficiente.
Il principio è semplice ma scientificamente fondato: si basa sulla differenza di pressione e temperatura e sui meccanismi base della termodinamica.
Schettini, noto per la sua capacità di rendere la fisica accessibile a tutti, dimostra come le sue leggi possano migliorare anche piccole avversità quotidiane, come quella di entrare in macchina senza rischiare un colpo di calore.
Ioan Arghir
