
Un corteo colorato, vivo, determinato ha attraversato il lungomare e il centro di Termoli per la prima edizione del Pride cittadino. Non una festa fine a sé stessa, ma un grido collettivo che ha richiamato centinaia di persone, associazioni, attivisti, cittadini comuni e volti della politica locale e nazionale. In un clima acceso dalla musica e dai colori delle bandiere arcobaleno, l’obiettivo era chiaro: i diritti non sono concessioni speciali, ma il fondamento stesso di una società giusta. Il Pride ha parlato di dignità , di rispetto, di amore libero da pregiudizi. Ha rotto il silenzio, rivendicando visibilità per chi troppo spesso viene lasciato ai margini. È stata una giornata intensa, partecipata, che ha riaffermato Termoli come spazio aperto, accogliente, civile. Una festa, sì, ma con la forza delle idee e la voce di chi non intende arretrare.


