Non solo l’imposizione unilaterale e illegittima del rifornimento dei mezzi agli autisti del trasporto urbano della Sati, ma anche il mancato rispetto degli accordi aziendali precedentemente sottoscritti con la precedente SEAC, tuttora validi secondo il contratto di servizio. Forzature, dicono i sindacati Filt- Cgil, Faisa-Cisal e Ugl, attuate senza alcun confronto sindacale. Per questi motivi gli autisti aderenti a tali sigle, si sono astenuti dal servizio per 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30. E’ una rottura delle regole e un attacco diretto alla dignità e ai diritti dei lavoratori, dicono i sindacati.
In azienda si respira un clima di tensione, dicono i lavoratori, aggravato da recenti episodi di natura intimidatoria, come le sanzioni disciplinari a carico di autisti che hanno rispettato la legge, rifiutandosi di effettuare fermate non conformi al Codice della Strada; e provvedimenti contro chi si è giustamente rifiutato di pulire gli autobus, una mansione non prevista per il personale di guida.
Gli autisti in sciopero si sono ritrovati davanti al Comune di Campobasso, in qualità di ente appaltante, perché intervenga con urgenza per far rispettare il contratto di servizio e per ristabilire condizioni di lavoro dignitose e regole condivise. I lavoratori hanno avuto rassicurazioni in merito ad una prossima discussione nella commissione comunale competente. Ma a quanto pare, non basta a calmare gli animi.
Il rispetto non si chiede ma si pretende, dicono i lavoratori. “Per cui il prossimo passo sarà quello di dare mandato ad un avvocato e procedere per le vie legali”, ha spiegato Nicolino Libertone per l’Ugl.