Una vita fatta di tanti sacrifici. Senza mai mollare. Fino al successo di Rossetto e Caffè. Una favola all’italiana quella di Sal Da Vinci, al secolo Salvatore Michael Sorrentino. L’artista napoletano, che si esibirà sabato sera al Teatro Verde, diventato famoso al grande pubblico con un brano che sta facendo il giro del mondo tanto da finire nella speciale classifica di “Spotify global”.
Un successo per certi versi inaspettato, ma sicuramente cercato fino in fondo. Fino al 14 giugno del 2024 quando per la prima volta Sal Da Vinci ha intonato le note e le parole della canzone che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo.
Un successo per certi versi inaspettato, ma costruito fin dall’età di sette anni quando Sal Da Vinci iniziava a muovere i primi passi a Teatro con il padre tanto da meritarsi l’appellativo di “Scugnizzo strappacore”.
Un successo che però svanisce come neve al sole all’età di 11 anni quando tutti sembrano dimenticarsi di lui. Ma a volte, chi persevera la vince e coltivando quel sogno da bambino, Sal Da Vinci non ha mai mollato costruendo una carriera lunga 40 anni e che, forse, solo tredici mesi fa gli ha fatto fare il grande salto nel mondo dei più conosciuti in campo musicale.
Sal Da Vinci si esibirà sabato sera al Teatro Verde, racconterà con musica e con uno spettacolo la sua vita, i suoi sogni, i momenti difficili e il successo. Il cantante originario di Pozzuoli è stato presentato nella sala conferenze del Verde da Federico Valente della Fondazione Millenium, che gestisce il Teatro Verde, e dai Luigi Chiucconi di Top Show Live. Con loro ad accoglierlo e a dargli il benvenuto era presente il vicesindaco e assessore al Turismo Michele Barile che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. L’attesa è tanta, come spesso riferito da Sal Da Vinci è il pubblico a fare la differenza. E’ il pubblico che diffonde la musica scegliendo quella che più aggrada. É il pubblico il miglior patrimonio di ogni artista. E proprio al pubblico termolese Sal Da Vinci racconterà la sua vita attraverso le canzoni che più lo hanno reso celebre.
Più che un concerto, uno spettacolo “teatrale”, come piace a lui stesso definirlo, che fissa le tappe del tempo e della sua carriera. Per la prima volta a Termoli, come
come Sal ha riferito, subito a suo agio grazie alla presenza del mare.