E’ andato dritto senza frenare. Poi l’impatto che lo ha sbalzato a terra dalla sua Vespa. Alfonsino Moffa è rimasto immobile a terra e l’auto che lo seguiva a poca distanza si è subito fermata per soccorrerlo.
Il carabiniere in pensione ha capito subito che non c’era già più nulla da fare e ha raccontato di aver visto la Vespa andare dritta, nonostante la mezza curva.
Sull’asfalto nessun segno di frenata. Moffa era un vespista esperto e quella strada, che collega Riccia a Sant’Elia a Pianisi la conosceva bene. Qualche decina di metri dietro di lui un amico che era su un’altra moto, ha trovato il corpo a terra di Alfonsino.
Quasi certamente un malore la causa dell’incidente che ha provocato la morte del tecnico comunale di Riccia, 46 anni, conosciutissimo in paese.
Il palazzo del Comune era il suo luogo di lavoro, oggi Riccia si è fermata e le porte dell’aula consiliare si sono aperte per ospitare la salma nella camera ardente, allestita proprio in Municipio.
Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social.
Disponibile e sempre gioviale con tutti, un amico e un lavoratore preciso e attento. A Riccia sono stati proclamati due giorni di lutto, con le bandiere a mezz’asta.
Siamo sconvolti, ha commentato tra gli altri il sindaco Pietro Testa, Alfonsino, ha aggiunto, non solo era uno dei nostri migliori funzionari ma era soprattutto un amico.
I funerali si svolgeranno domani alle 15 a Riccia nel Santuario del Carmine.
