Quando mi è stata proposta la candidatura
a sindaca di Campobasso, da parte della coalizione progressista, ho detto sì
perché amo la mia città, per senso di responsabilità e perché sapevo di poter
contribuire a migliorare la qualità della vita dei miei concittadini, che ho
l’onore di rappresentare.
Due aspetti mi hanno entusiasmata: da un lato, il programma ambizioso,
innovativo e ispirato a un forte senso di inclusione sociale e di crescita
formativa, culturale ed economica; dall’altro, la generosa, appassionata e
disinteressata partecipazione che ho riscontrato tra le tante donne e uomini
della coalizione.
Il senso del ‘noi’ è stata la marcia in più che ci ha consentito di superare il
primo turno e di vincere al ballottaggio.
Da dieci mesi – con la determinazione e l’impegno di Giunta e Consiglio –
stiamo affrontando questioni cruciali per il futuro delle nostre ragazze e dei
nostri ragazzi, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini
di Campobasso. Siamo consapevoli del ruolo di capoluogo di regione che la
nostra città svolge sin dalla nascita della Regione Molise e ci assumiamo
questa responsabilità con serietà e visione.
Il voto sul Rendiconto di bilancio di un mese fa ha registrato un ampio
consenso nel Consiglio comunale. Alla condivisione delle proposte avanzate
dalla maggioranza si sono aggiunte significative proposte formulate dai
consiglieri di minoranza. Abbiamo scritto insieme, con trasparenza e alla luce
del sole, una bella pagina di democrazia, in cui hanno prevalso l’amore per la
città e il senso di responsabilità.
Con queste motivazioni e con palpabile entusiasmo, le forze progressiste
sono determinate ad andare avanti per i prossimi quattro anni. Credo che le
stesse motivazioni, seppur declinate da una diversa prospettiva, abbiano
spinto le forze di minoranza presenti in Consiglio comunale a non avanzare
una mozione di sfiducia, attendendo il pronunciamento del Tar sul ricorso
elettorale. Una decisione che evita il rischio del commissariamento del
Comune per un intero anno, conseguente alla scelta degli esponenti del
Cantiere Civico di uscire dalla maggioranza di governo.
Sulla questione sento il dovere di svolgere alcune brevi considerazioni.
All’indomani del primo turno di votazioni, tra le forze progressiste e il Cantiere
Civico, è stato raggiunto un primo accordo, sostituito poi, dopo una vittoria
elettorale che assegnava, purtroppo, la maggioranza dei consiglieri agli
esponenti del centrodestra, da un secondo accordo, sottoscritto la mattina del
12 luglio 2024. Quest’ultimo prevedeva un nuovo e diverso assetto politico,
condiviso anche con il gruppo Campobasso Viva, riguardante esclusivamente
la Giunta e perfettamente rispettato.
La scelta del Cantiere Civico di uscire dalla maggioranza è l’ultimo atto di una
serie di comportamenti adottati da alcuni consiglieri comunali che, in questi
dieci mesi, hanno progressivamente minato l’idea di lavorare in sinergia e
armonia per la città.
Per quanto riguarda la scelta dei componenti del Cda della SEA, è bene
evidenziarlo, essa è stata ispirata a criteri di professionalità ed esperienze
maturate. Dopo aver selezionato i migliori curriculum, ho ascoltato i
rappresentanti di tutti i gruppi consiliari di maggioranza e, effettuate una serie
di valutazioni legate alla qualità dei profili professionali, alla condivisione di
idee e programmi politici e alla attenzione a TUTTE le sensibilità politiche
della maggioranza, compresa quella del Cantiere Civico, ho dato corso alle
nomine.
Per l’individuazione del presidente, poi, oltre al curriculum professionale, alla
proficua esperienza nella direzione di società pubbliche e alla piena
condivisione di un’azione tesa a migliorare la qualità dei servizi della SEA, è
stata decisiva l’esperienza di questi dieci mesi, che mi ha restituito l’idea
dell’importanza di lavorare sulla base della massima collaborazione. Una
collaborazione che, purtroppo, è venuta meno da parte di alcuni consiglieri
del Cantiere Civico.
A differenza del rapporto di stretta collaborazione creatosi con i tre assessori
del Cantiere Civico e con alcuni consiglieri, ho dovuto registrare, mio
malgrado e nonostante io abbia evitato accuratamente di rispondere o di
polemizzare, il progressivo peggioramento della qualità della collaborazione
con altri consiglieri del Cantiere Civico, i quali da tempo hanno scelto di
differenziarsi, con comportamenti propri di chi è già all’opposizione.
Mentre da un lato, hanno garantito la partecipazione ad alcuni voti importanti
in Consiglio, come è doveroso per la forza politica più rappresentata in
Giunta, dall’altro, hanno destabilizzato l’Amministrazione, presentando
proposte nelle Commissioni senza alcuna condivisione preventiva e,
soprattutto, con contenuti non in linea con il programma elettorale. Inoltre,
hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche chiaramente detrattive nei confronti
della qualità del mio impegno e di quello della Giunta, fino a manifestare, in
più occasioni, la volontà di avanzare mozioni di sfiducia e sostenere, urbi et
orbi, l’illegittimità di delibere di Giunta adottate, poi confermate come
pienamente legittime dalle autorità giudiziarie competenti.
L’assenza di alcuni consiglieri in aula, al momento di voti significativi, ha
messo a rischio la maggioranza, come nel caso della mozione sull’ambiente
di alcune settimane fa, approvata solo grazie alla presenza di un solo
consigliere del Cantiere Civico.
Sono comportamenti, questi, che – come evidenziato più volte anche dagli
organi di informazione – appartengono più a chi ha scelto di demolire e
denigrare, facendo opposizione distruttiva, piuttosto che costruire insieme.
Un atteggiamento che ha danneggiato anche il lavoro degli assessori del
Cantiere Civico, ai quali voglio esprimere il mio personale ringraziamento.
Infine, informo gli organi di informazione che giovedì 29 maggio 2025, alle ore
10:30, presso Palazzo San Giorgio, si terrà una conferenza stampa per
presentare il nuovo assetto di Giunta.
Marialuisa Forte, sindaca di Campobasso