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martedì, Maggio 20, 2025

Campobasso, in Comune tutti contro tutti. La mozione di sfiducia del Cantiere civico divide partiti e coalizioni

AperturaCampobasso, in Comune tutti contro tutti. La mozione di sfiducia del Cantiere civico divide partiti e coalizioni

Una mozione di sfiducia nei confronti della Sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte. A dirlo – raggiunto al telefono – è Pino Ruta, fondatore del Cantiere Civico. E’ questo l’esito della crisi aperta nel comune capoluogo dai componenti del raggruppamento civico, consiglieri e assessori, che contestano il mancato rispetto dell’accordo di programma sottoscritto circa un anno fa. La sindaca di Campobasso, quindi, allo stato dell’arte potrebbe non farcela a spegnere la candelina del primo anno di governo, vittima di una fusione elettorale a freddo che ha portato al decesso nella culla dell’esperimento civico progressista. Un’alleanza che già all’epoca parve contro natura, scaturita com’era da una lotta senza quartiere che si era protratta per mesi proprio tra l’alleanza PD-5Stelle da un lato e il Cantiere Civico dall’altro. Una per tutte da citare come esempio lotta all’arma bianca, la questione della scuola D’Ovidio, con i primi intenzionati a dirottarla in periferia, verso la zona di Selvapiana, e i secondi intenzionati a lasciarla in centro. Com’è finita, dopo l’accordo di programma che ha portato alla vittoria della Forte con i voti dei civici, tutti lo sanno: 1 a 0 per il Cantiere Civico. Non è andata allo stesso modo per il secondo dei punti sottoscritto nell’accordo di programma, la revisione radicale del sistema di raccolta differenziata in città. PD e M5S – dice Pino Ruta – hanno traccheggiato per mesi, poi la decisione a sorpresa sulla nuova presidenza della SEA, la società che gestisce la raccolta differenziata. Se finisse qui, potremmo anche dire che si va verso elezioni anticipate. Verosimilmente non sarà così. L’anatra già nata zoppa lo scorso giugno, potrebbe trovare nuovi ortopedici pronti a risanare non una ma entrambe le gambe al volatile. Dei forti mal di pancia infatti sono in corso tanto nel centrosinistra quanto nel centrodestra. Anche tra gli stessi civici sembrerebbe in corso uno sfaldamento. L’ormai ex assessore alla Cultura, Adele Fraracci, si dimette dalla carica per disciplina prendendo atto della violazione dell’accordo di programma ma allo stesso tempo lascia il Cantiere Civico sbattendo la porta: “Non consento a nessuno – dice – di strumentalizzare la mia persona”.

Adesso Campobasso potrebbe quindi diventare il laboratorio politico di un novello dottor Frankenstein pronto a comporre una creatura ibrida composta da pezzi di ogni schieramento. Vedremo quindi se Marialuisa Forte, alla fine, la prima candelina la spegnerà. Per ora, l’unica cosa certa, è che tra tutti, al Comune di Campobasso, sta finendo a torte in faccia.

Nel pomeriggio la conferenza stampa del Cantiere Civico. Alle cinque della sera, come nella tradizione della Corrida, Pino Ruta e i suoi compagni del Cantiere Civico scendono nell’arena, quella politica, s’intende. Aperta la crisi al Comune di Campobasso con le dimissioni in blocco dalle cariche di assessori e consiglieri, Ruta e i suoi ribadiscono in conferenza stampa le ragioni di un gesto irreversibile: tradito l’accordo elettorale sottoscritto con la Sindaca Marialuisa Forte e con le altre forze politiche: PD e 5 Stelle.

Ruta tira dritto, a prescindere dalle posizioni che assumeranno le altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Un tradimento, aggiunge, per il quale il Cantiere civico sta valutando la citazione per danni in tribunale.

Piero Colucci, ormai ex vicesindaco ed ex assessore ai Lavori Pubblici conferma con convinzione le dimissioni. Va preso atto, dice anche lui, della violazione dei patti elettorali.

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