Potrebbe diventare uno dei pezzi di punta del Museo Sannitico di Campobasso. Da qualche mese, questo importantissimo reperto è custodito in una stanzetta della struttura di via Chiarizia. E’ la Corazza sannitica che i Carabineri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale dell’Aquila hanno riportato in Italia. Un cittadino americano, di origini molisane, aveva acquistato in tre distinte aste, i pezzi che compongono il prezioso corredo: il busto, la coppia di schinieri e due cinture in bronzo. Per completare l’acquisto gli ci sono voluti quasi 20 anni. Il primo pezzo lo aveva comprato nel 2003, l’ultimo nel 2020.
Una volta entrato in possesso della corazza e degli accessori, ha deciso di donare tutto ad un museo. A quel punto sono entrati in scena i carabinieri del nucleo culturale dell’Aquila che, insieme agli archeologi del Museo di Campobasso hanno condotto le indagini sui reperti, accertandone l’autenticità e collocandoli attorno al IV secolo avanti Cristo.
Stando agli accertamenti tecnici, la corazza potrebbe provenire da una campagna di scavo condotta a fine Ottocento nella zona di Alfedena.
Una volta rientrato in Italia il corredo è stato consegnato al Museo Sannitico di Campobasso lo scorso dicembre in una cerimonia ufficiale alla quale hanno partecipato, oltre alle autorità locali, anche i rappresentanti del Consolato degli Stati Uniti.
I pezzi non sono visibili al pubblico e oggi le nostre telecamere hanno avuto la possibilità di filmarli. Non è stato ancora deciso se il Corredo verrà esposto, fatto è che si tratta di uno dei cimeli più interessanti della collezione che invece è esposta al pubblico
Oggi a l’Aquila, nel corso del bilancio dell’attività svolta, i Carabinieri hanno ricordato questa operazione tra le più importanti del 2024.