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giovedì, Maggio 8, 2025

Gigafactory Termoli, a un anno dalla sospensione i sindacati chiedono incontro urgente al Mimit

AttualitàGigafactory Termoli, a un anno dalla sospensione i sindacati chiedono incontro urgente al Mimit

A quasi un anno dalla sospensione del progetto per la realizzazione della Gigafactory a Termoli, cresce la preoccupazione tra i lavoratori e i sindacati. La mancata partenza dell’impianto, unita alla fine ormai imminente della produzione dei motori Fire, rischia di generare un vuoto produttivo con gravi conseguenze occupazionali. Con una netta riduzione delle attività e delle ore lavorate già in atto, le sigle sindacali hanno chiesto con urgenza la convocazione di un tavolo presso il MIMIT per un confronto diretto con Stellantis e ACC (Automotive Cells Company), la joint venture responsabile del progetto della Gigafactory.

L’annuncio dello stop al progetto era arrivato nel 2024, alimentando tensioni e incertezze sul futuro dello stabilimento molisano. A oggi, non sono stati forniti aggiornamenti ufficiali sui tempi di ripresa del piano industriale né sulle garanzie occupazionali per i circa 2.000 lavoratori coinvolti. Per i sindacati, il rischio è che Termoli diventi un sito marginale nel piano di transizione elettrica del gruppo Stellantis.

La richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è chiara: serve un confronto urgente per ottenere risposte certe su investimenti, tempi e tutela dell’occupazione. L’avvio della Gigafactory non può più attendere.

Nel piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis aveva previsto un ruolo centrale per Termoli nella produzione di batterie per veicoli elettrici, con un investimento annunciato da miliardi di euro. Tuttavia, la decisione di congelare il progetto ha gettato ombre sul futuro dello stabilimento molisano. I sindacati chiedono ora che il gruppo mantenga gli impegni presi, garantendo investimenti certi, tempi definiti e salvaguardia dell’occupazione.

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