“Domenica 8 e lunedì 9 giugno, gli italiani saranno chiamati al voto per rispondere a quattro importantissimi quesiti sul lavoro e uno sulla cittadinanza. Manca soltanto un mese al prossimo Referendum e nel Molise feudale, dei padroni, delle clientele e dei diritti pari zero, conviene non parlarne. Perché è fondamentale difendere lo status quo e il generale degrado civile e sociale che fa tanto comodo ai pochi, soliti noti”.
Lo dichiara in una nota il segretario regionale di SI, Vincenzo Notarangelo.
“Sinistra Italiana è pronta a squarciare il velo di omertà, silenzio e indifferenza in una terra che, oggi come non mai, ha bisogno di radicali cambiamenti. Il Referendum proposto dalla Cgil mira ad offrire maggiori tutele ai lavoratori, al cosiddetto anello debole della società, abrogando norme retrograde e ingiuste in materia di licenziamento illegittimo (su reintegro, indennità e l’obbligo di causale specifica) e sulle responsabilità del committente per quanto concerne la sicurezza del lavoro”.
“L’ultimo quesito – spiega Notarangelo – riguarda la cittadinanza e propone il dimezzamento dei tempi per la richiesta di concessione. In una regione come la nostra, in preda a un violento e irreversibile fenomeno di spopolamento, l’arrivo di nuovi cittadini non può che contribuire alla sua rinascita e sopravvivenza”.
“Noi di SI – aggiunge – di certo non resteremo a guardare, in queste settimane promuoveremo diverse iniziative per sensibilizzare e informare i molisani sul fondamentale appuntamento dell’8 e 9 giugno e domani mattina saremo ovviamente in piazza Municipio a Campobasso al fianco del segretario generale Cgil, Maurizio Landini. I cittadini – conclude SI – hanno innanzitutto diritto alla trasparenza e ad essere informati correttamente, oscurantismo e censura fanno il gioco di chi vuole che l’Italia e la nostra Regione rinuncino a priori a qualsiasi opportunità di crescita e progresso”.