C’è un’altra famiglia, suo malgrado, coinvolta nella surreale vicenda del paziente dato erroneamente per morto al Cardarelli di Campobasso. E’ la famiglia dell’anziano che in ospedale era morto davvero. Si tratta di un uomo di 85 anni i cui parenti sono stati avvisati del decesso intorno alle 8 del mattino, due ore dopo la dipartita del loro caro. Ritardo ovvio perché il Cardarelli per uno scambio di cartelle aveva intanto comunicato il decesso ai familiari sbagliati, quelli dell’uomo di 67 anni di Ripalimosani che invece era vivo e che anzi poche ore dopo è stato anche dimesso. Ai familiari dell’anziano deceduto dall’ospedale non sono date spiegazioni di quanto era successo tanto che questi ultimi hanno appreso dello scambio di cartelle solo nei giorni successivi dai mezzi di informazione.
Intanto sull’episodio l’Azienda sanitaria ha avviato una indagine interna. “Le verifiche interne – spiegano i vertici Asrem – sono volte a far luce su quelli che sono gli adempimenti che devono essere posti in atto in ogni Unità Operativa. Per domani è stata fissata una sessione dedicata all’analisi del caso con il coinvolgimento di tutte le figure del rischio clinico”. Gianluca Testa, il primario del reparto di Medicina, dove si è verificato il fatto, ha manifestato “la propria costernazione per il grave episodio, scusandosi ancora una volta con i familiari dell’uomo”.
“Abbiamo piena contezza di quanto accaduto e – ha sottolineato Testa – abbiamo avviato, con i vertici aziendali, tutte le procedure necessarie al fine di identificare le cause profonde”.
