La crisi economica, il crollo della domanda interna, il razionamento dei finanziamenti bancari. Tempi duri per piccoli e medi imprenditori italiani, che sempre più rischiano di finire vittima dell’usura e dell’indebitamento.
Riciclaggio ed estorsione sono tra i reati maggiormente contestati anche in Molise. Le province di Campobasso e Isernia sono infatti tra le prime 30 in Italia per grado di esposizione al rischio di usura e indebitamento.
Nella poco invidiabile classifica stilata dal Sole 24 Ore, Campobasso chiude infatti al 18esimo posto, davanti anche a Benevento (20esima) e Bari (22esima). Un po’ meglio invece Isernia, che scende fino alla 30esima posizione.
Maglia gialla, o meglio, maglia nera per Napoli, che guida il gruppo delle 110 province italiane davanti a Caserta e Reggio Calabria. Bolzano, Sondrio e Cuneo sono invece le più virtuose.
La «classifica dell’usura» del Sole 24 Ore fotografa inoltre l’ampia forbice tra il Sud, molto vulnerabile, e il Nord, più al riparo. Le prime 25 posizioni sono infatti occupate esclusivamente da province meridionali, cui si aggiungono Frosinone e Latina. Tutte del Nord Est, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna invece le ultime 25 province in classifica. Infine, nel confronto tra le due grandi città italiane, Milano (59esima) stacca Roma, che chiude al 35esimo posto.




