Un colpo studiato nei minimi dettagli. I due rapinatori – armati di un fucile a canne mozze e una pistola – sono entrati nell’ufficio postale di Civitanova una manciata di minuti dopo la consegna dei soldi per pagare le pensioni Inpdap. Si parla di circa 25mila euro. In quel momento, oltre al direttore, c’erano alcuni clienti in coda allo sportello. A uno di loro, un piccolo imprenditore del posto, gli è stata puntata la pistola contro. Presi i soldi, i due balordi sono scappati a piedi lungo la scalinata di via Roma, raggiungendo la circonvallazione. Ad attenderli c’era un complice, alla guida di una Fiat Croma, risultata rubata. É stata abbandonata nelle vicinanze del cimitero. Hanno continuato la fuga su una secondo auto, forse guidata da un quarto complice, presumibilmente sulla Trignina. Tra i primi ad accorrere all’ufficio postale il vigile urbano del paese. Ha tentato anche un inseguimento, ma i rapinatori ormai erano riusciti a far perdere le loro tracce. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri della stazione di Bagnoli del Trigno e della compagnia di Agnone, coordinati dal comandante Campobasso. Sul posto anche gli agenti della Polizia postale di Isernia. Individuare i rapinatori non sarà facile. Si sono coperti il volto con un cappuccio, né sono presenti telecamere nel piccolo ufficio postale, dove tra l’altro non si erano mai verificati episodi del genere. Stando alle prime testimonianze raccolte, si parla di una persona bassa e robusta e di una più alta e magra. Il primo indossava una camicia chiara e un gilet, il secondo una maglietta bianca. Le forze dell’ordine hanno attivato numrosi posti di blocco, ma almeno per ora non ci sono tracce dei due fuggitivi. Nel frattempo sono state raccolte altre testimonianze in paese. Qualcuno potrebbe aver visto bene in faccia i rapinatori, pochi istanti prima o subito dopo il colpo.
