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domenica, Dicembre 21, 2025

Di Giacomo: la Giunta Regionale chiude l’ospedale di Venafro

AttualitàDi Giacomo: la Giunta Regionale chiude l'ospedale di Venafro

La Giunta Regionale chiude l’Ospedale di Venafro.  Sorbo e Vaccone, per festeggiare, inaugurano la sede del Comitato per la difesa del SS. Rosario.

Il Presidente Frattura va a Venafro, incontra operatori della sanità e politici, e annuncia con enfasi:” L’ Ospedale non chiuderà. Diventerà un cronicario”. E giù uno scrosciare di applausi.

Io ho trascorso la mia vita  prima a studiare e poi ad esercitare la professione di medico ; ho diretto per anni presso l’Ospedale di Isernia  l’ Unità Coronarica con Terapia Intensiva; sono stato responsabile del Dipartimento di Emergenza e successivamente della Direzione del Presidio Ospedaliero,  e se c’è un settore della vita pubblica in cui  reputo di poter esprimere un mio parere , questo è la Sanità.

Questa premessa, che potrebbe peccare di immodestia, serve solo a rimarcare il concetto che so perfettamente cosa sia un Ospedale.

E non è certamente  la struttura sanitaria che sopravviverà a Venafro. Anche a noi, quando eravamo al governo di questa Regione, il Dr. Massicci, lo stesso che ha imposto il sub-commissario Rosato a Frattura, ai Tavoli Tecnici ministeriali ci intimava di fare quello che questa maggioranza sta facendo: trasformare in strutture per cronici e lungodegenti gli Ospedali di Venafro, Larino ed Agnone.

Ma noi, a differenza loro, non ci siamo piegati e non abbiamo mai ceduto ai ricatti. Certo anche noi sapevamo ragionare di economia sanitaria di scala, di “razionalizzazione”, di “riconversione”.

Ma i cittadini di quei comuni ci chiedevano di lottare per difendere i loro Ospedali, che per loro rappresentavano molto di più di una pur indispensabile struttura sanitaria: rappresentavano fonte di reddito,  punto di riferimento di un territorio, identità, ragione di esistere per intere comunità.

I cittadini dell’Alto Molise ci pregavano di salvaguardare il loro Ospedale perché d’inverno non riuscivano a raggiungere altri presìdi, e ci avvertivano che in caso di soppressione avrebbero abbandonato il loro territorio.

Noi sapevamo benissimo che avremmo avuto ritorsioni dai Ministeri, sotto forma di mancati trasferimenti che invece ci toccavano di diritto. Ma non abbiamo ceduto. E contro di noi, per assurdo, la sinistra  che a Roma spingeva per commissariare la sanità del Molise,  qui organizzava Comitati e manifestazioni di piazza, facendo la fortuna (politica, si intende) di coloro che sono riusciti a strappare le Amministrazioni di questi Comuni ( Larino, Venafro e Agnone )  e che adesso, con la faccia di bronzo e senza vergogna, chiudono i loro Ospedali, magari tra gli applausi della gente.

Se questi illuminati amministratori, fulminati sulla via di Damasco, si sono improvvisamente convertiti alla ragion di stato, alla razionalizzazione, al privilegio del risparmio rispetto al diritto alla salute, privando le loro comunità  del proprio Ospedale, facciano pure. Ne risponderanno ai loro amministrati. Ma per favore, facciano almeno finta di non prendere in giro la gente.

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