Buone notizie giungono dal comparto agroalimentare molisano che nel 2012 ha registrato il maggior aumento percentuale delle esportazioni. A renderlo noto la Coldiretti che cita i dati Unioncamere Molise, secondo i quali, per la nostra regione l’esportazione dei prodotti agricoli ed alimentari è aumentato del 33,3% nel 2012, rispetto all’anno precedente, mentre complessivamente si registra una diminuzione del valore delle merci molisane esportate del 6,1% (-10,8% Campobasso, +4,9% Isernia). Secondo la Coldiretti Molise questo dato è indicativo anche per le scelte, che si stanno facendo a livello regionale, per la programmazione dei Fondi Comunitari 2014/2020. Secondo l’organizzazione , la nuova programmazione deve essere incentrata sull’identità, le peculiarità che la nostra regione ha, ma anche, e soprattutto, sulla visione strategica di un possibile sviluppo socio-economico del Molise, sostenibile. In tale visione l’agroalimentare è l’elemento centrale, sul quale impostare una filiera che coinvolga turismo, commercio, ambiente, cultura, prodotti di qualità. «Intanto a livello nazionale, la “cabina di regia” – ha dichiarato la Coldiretti Molise – sarà l’occasione per aggiornare il paradigma dell’internazionalizzazione, come avevamo chiesto nella nostra assemblea nazionale del 4 luglio scorso. Da anni si parla di internazionalizzare le imprese facendo massa critica, ma se il modello di sviluppo vincente è quello di portare le diversità e le unicità che caratterizzano il nostro Made in Italy nel mondo, allora – ha concluso Coldiretti – è evidente che dobbiamo sostituire per prima cosa il termine di massa critica con quello di rete di imprese e quello di piattaforma logistica con quello di piattaforma leggera; dalla Simest all’Ice, dalle Camere di Commercio alle Ambasciate dovranno adeguare le proprie funzioni per accompagnare l’Italia verso questa efficace forma di internazionalizzazione.»



