Dalla sconfitta di Riano alla vittoria di Chieti, storia di un cammino trionfale
Riano, 8 Ottobre 2023, quinta giornata di campionato, ore 17.00 circa: il Campobasso di Mosconi, a pochi km dalla Capitale, è appena stato sconfitto 3-1 dal Roma City, al termine di una prova scialba ed incolore. Il clima, non solo per le temperature, è caldo. E mentre l’(ex) allenatore rossoblù se la prende con i propri giocatori, il Presidente Matt Rizzetta abbandona, scuro in volto, il centro sportivo laziale. Il campionato è iniziato da neanche un mese, eppure, dopo le prime due vittorie contro Real Monterotondo e Matese, la squadra ha raccolto solo un punto nelle ultime tre partite: pareggio esterno contro l’Atletico Ascoli e sconfitta interna contro L’Aquila. La classifica è corta: il Campobasso staziona a metà classifica, a 4 punti di distanza dal trio di vetta Chieti, Sambenedettese e Fossombrone. Certo, è presto per fare bilanci, le sensazioni, però, non sono buone: la squadra appare nervosa, il gioco latita. Inoltre, la rosa costruita in estate, già dal ritiro di Vinchiaturo, sembra presentare lacune in termini di personalità e di ruoli. Rizzetta decide di cambiare, la rivoluzione tecnica è necessaria: via il tecnico nativo di Rieti nonché il D.S. De Filippis, per la panchina viene scelto Rosario Pergolizzi, come Direttore Sportivo Sergio Filipponi. Il tecnico palermitano si presenta per quelle che saranno le sue caratteristiche: pacatezza, intelligenza e voglia di vincere; capisce sin da subito che c’è molto da lavorare, a livello fisico e mentale, tecnico e tattico. Ma in un campionato come la serie D, se si vuole primeggiare – si sa – il tempo è poco. Difatti, tre giorni dopo la presentazione del nuovo mister, a Selvapiana scende la Vigor Senigallia: compagine temibile, che l’anno prima è giunta seconda alle spalle del Pineto. Il Campobasso targato Pergolizzi, al netto della rosa che poi si andrà a definire e verrà quasi completamente rinnovata (transiteranno quasi 40 giocatori, poco più di una decina saranno i reduci del ritiro estivo), mostra quelle che saranno le sue qualità, tra cui compattezza e fisicità, partendo con il piede giusto: 2-0 ai marchigiani e vittoria ritrovata dopo più di un mese. 7 giorni dopo, successo soffertissimo a Sora (1-2), con goal decisivo di Nonni a pochi minuti dalla fine; vittoria al cardiopalma anche la domenica successiva contro il Tivoli (2-1, Gonzalez in pieno recupero). Poi arriva il primo stop della nuova gestione ad Avezzano, novembre regala due vittorie ed altrettanti pareggi, tra cui quello nel derby a Vastogirardi, dopo un rigore fallito da Di Nardo sull’1-0 rossoblù e il pareggio locale in pieno recupero, proprio su calcio di rigore. Nel frattempo, la rosa subisce una vera e propria mutazione: lascia il Molise (e la fascia di capitano), Vincenzo Corvino, considerato il colpo di mercato estivo. Non rientrano nel progetto tecnico, tra gli altri, anche alcuni protagonisti del campionato precedente, come Ripa, Ioio e Tordella. Contestualmente, giungono nel capoluogo Coquin, Grandis, Persichini, Pacillo, a metà dicembre anche il difensore Di Filippo. Il primo bivio stagionale ha una data: 3 dicembre 2023, a Selvapiana va di scena Campobasso- Sambenedettese, indicato sin da inizio campionato come big match della stagione. I rossoblù marchigiani, considerati da molti i favoriti del girone, sono solitari in testa alla classifica ed hanno cinque punti di vantaggio sui ragazzi di Pergolizzi; di fatto, un exploit esterno potrebbe compromettere ogni velleità di rimonta. E’ una gara spartiacque, ma bloccata: a 4 minuti dal termine il neo acquisto Persichini, con un diagonale chirurgico sotto la Nord fa esplodere la gioia dei quasi 5000 tifosi campobassani. E’ la svolta: nel turno successivo, il Campobasso espugna Notaresco con un goal di Grandis e agguanta la Samb in vetta. Tra la fine del girone d’andata e le prime due gare del girone di ritorno, il Campobasso si porta a + 5 sulle più immediate inseguitrici (L’Aquila, Sambenedettese e Avezzano). Continuano le operazioni di mercato, alcuni giocatori salutano, altri arrivano (Parisi, Romero). Il pari interno con l’Atletico Ascoli e la sconfitta a L’Aquila rimettono, però, in carreggiata le avversarie. La Samb riprende i Lupi, L’Aquila accorcia a -2. E qui avviene la seconda svolta: 5 vittorie consecutive, tra cui il 5-2 di Senigallia. Il cammino procede in maniera netta, ma, improvvisamente, i rossoblù si fermano: tre pareggi consecutivi, a Fossombrone, il Giovedì Santo, il Campobasso la riprende nel recupero e, sempre nel recupero, fallisce il rigore dei tre punti. Riemergono i fantasmi, ma a dimostrazione del carattere e dell’unità del gruppo, si riparte nuovamente: battuto a domicilio il Riccione, poi altra giornata storica a San Benedetto, ancora contro la Samb: esodo di massa dei tifosi campobassani (circa 2000), Abonckelet regala i 3 punti, il “Riviera delle Palme” è espugnato davanti ad 8000 spettatori. I marchigiani sono fuori dai giochi, resta solo L’Aquila, distanziata di 4 punti. Ormai, inizia a diventare una questione di matematica, la giornata giusta potrebbe essere già la gara interna contro il Notaresco, per la quale al “Molinari” accorrono 6000 spettatori: a sorpresa, gli abruzzesi impongono il pari. Cresce un po’ di paura ma anche l’attesa, a 180 minuti dalla fine il Campobasso ha solo due punti di vantaggio su L’Aquila. Il resto è storia di qualche ora fa: 28 aprile 2024, Lupi vincenti a Chieti, L’Aquila fermata a Termoli. Esplode ed inizia la festa. In una giornata calda, come quella domenica di Ottobre a Riano. Sembrava un sogno, ora la Serie C è realtà!