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sabato, Dicembre 20, 2025

Spese ‘allegre’ alla Regione, Iosue(Pd) chiede chiarezza

AttualitàSpese 'allegre' alla Regione, Iosue(Pd) chiede chiarezza

 

Luca Iosue, esponente dei Giovani Democratici del Molise  interviene in seguito agli ultimi clamorosi sviluppi delle indagini sull’utilizzo dei fondi pubblici da parte dei gruppi politici regionali.  “Il quadro che sta emergendo dalle ultime indagini della Procura e della Guardia di Finanza è imbarazzante e mette in discussione la credibilità dell’intero sistema politico, non solo regionale- denuncia – In qualità sia di iscritto al Partito Democratico e dirigente della sua organizzazione giovanile, sia di semplice cittadino, il 3 luglio scorso ho fatto formale richiesta al Gruppo Pd, in Consiglio regionale, delle specifiche spese sostenute dal gruppo a partire dal 5 dicembre 2011 fino al 16 gennaio 2013”. Iosue si dice fiducioso che tutti gli esponenti del Pd in Consiglio regionale abbiano usato i fondi a disposizione con diligenza, ma si dichiara “altrettanto fermo e deciso nel chiedere eventuali sanzioni disciplinari nei confronti di chi, spero e credo non sia accaduto, dovesse aver usato tali fondi pubblici impropriamente. Come partito infatti non dobbiamo giudicare se un comportamento sia legale o meno, ma se sia morale o meno. Il nostro futuro – afferma l’esponente dei Giovani Democratici – si gioca sulla nostra credibilità, biglietto da visita con il quale ci presentiamo ai cittadini e possiamo chiedere loro dei sacrifici”. Per questa ragione Iouse sottolinea come il finanziamento pubblico ai partiti sia “superato”. E aderisce con piena convinzione alla campagna ‘Scegli tu’, in merito alla quale l’onorevole Nardella è il primo firmatario della proposta di legge che prevede l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti. “Con tale legge infatti – spiega Iosue – i partiti sarebbero finanziati interamente da privati, con una donazione massima di 10mila euro. Ciò permetterebbe ai partiti di avere una propria indipendenza economica, ma senza essere soggetti a pressioni delle lobby che comunque non potrebbero finanziare ‘pesantemente’ i partiti, ma che appunto vedrebbero finalmente i cittadini come unici finanziatori”.

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