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venerdì, Luglio 4, 2025

Campochiaro, lutto cittadino per Davide

EvidenzaCampochiaro, lutto cittadino per Davide
Si sono svolti in paese i funerali del diciotenne rimasto vittima di un incidente stradale. Tutto il paese si è stretto attorno al dolore della famiglia Albanese.

A Campochiaro sono arrivati i compagni di scuola dell’istituto agrario di Campobasso e gli amici di una vita, che è stata intensa anche se troppo breve. Tutto il paese si è stretto attorno al dolore della famiglia, per l’ultimo saluto a Davide Albanese. La chiesa madre di Campochiaro stracolma di gente. All’esterno messaggi e fiori.

Un dolore composto ma straziante, quello dei genitori, entrambi insegnanti, che hanno scelto di donare gli organi di Davide quando i medici hanno accertato la morte celebrale del ragazzo. Altre vite andranno avanti grazie a questo gesto, sottolineato anche dal sindaco di Campochiaro, Antonio Carlone, che oggi ha decretato il lutto cittadino. “E’ un giorno molto triste per la nostra comunità perchè una giovane vita è stata spezzata – ha detto – la famiglia di Davide ha dimostrato grande generosità e civiltà. Grazie a Davide altre persone potranno sperare in una vita migliore”.

Ieri sera a Campochiaro è stata celebrata una messa dall’arcivescovo GianCarlo Bregantini. Poi, una breve fiaccolata è partita dalla chiesa madre fino alla piazza. La comunità ha voluto testimoniare in questo modo la vicinanza alla famiglia Albanese. Oggi, invece, dopo il funerale, il feretro del giovane è stato accompagnato a spalla dagli stessi amici fino alla piazza e da lì, il corteo ha proseguito a piedi fino al cimitero di Campochiaro.

A distanza di otto giorni dall’incidente avvenuto sulla tangenziale ovest di Campobasso, intanto, le indagini vanno avanti. Il pm della Procura, Fabio Papa, ha aperto un fascicolo. Il fuori strada guidato dal ragazzo si è ribaltato dopo aver urtato il giunto sconnesso del viadotto. Restano tante le domande e gli interrogativi su un incidente assurdo che è costato la vita a Davide e ha causato conseguenze molto gravi anche alla sorella di 16 anni, trasferita ad Ancona in un centro specializzato sulla chirurgia facciale. L’inchiesta farà luce sulle responsabilità. Oggi resta solo lo sconcerto e il dolore.

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