Rispettati solo in parte i pronostici della vigilia. I nomi bene o male erano già circolati in questi giorni, ma il numero di assessori è stato ridotto. Il sindaco di Isernia Luigi Brasiello domani pomeriggio si presenterà in consiglio comunale con una squadra composta non da sette ma da cinque assessori: Roberto Di Baggio e Maria Teresa D’Achille per la lista Isernia di tutti; Luciano Sposato e Marco Amendola per il Partito democratico; Cosmo Galasso per l’Udeur-Popolari. Le deleghe saranno assegnate nelle prossime ore, mentre il ruolo di vice sindaco, salvo sorprese, dovrebbe essere affidato a Sposato. Almeno per ora restano fuori dall’esecutivo il Polo di centro e Sinistra ecologia e libertà. In un primo momento si era parlato di un possibile ingresso in giunta anche per Domenico Di Baggio (della lista centrista) e per Bice Antonelli per il partito di Vendola. Ma gli irrisolti dissidi interni al Polo di centro – a quanto sembra dovuti dalla componente Udc – hanno fatto spazientire Brasiello, che ha deciso di lasciarli fuori dalla sua squadra. A questo punto è stato costretto a mettere da parte anche Sel, penalizzato dai pochi voti raccolti alle elezioni. Naturalmente le due formazioni escluse dall’esecutivo non l’hanno presa affatto bene. Il conto potrebbero presentarlo domani pomeriggio, quando il consiglio comunale dovrà scegliere il suo presidente. Sulla carta il candidato del centrosinistra è Franco Capone, della lista Uniti per Isernia. Ma il parto travagliato della giunta da un lato, e le vecchie ruggini dall’altro, potrebbero riservare qualche sorpresa. Nulla è scontato: quanto accaduto alla Regione con l’elezione di Vincenzo Niro alla presidenza di Palazzo Moffa potrebbe ispirare anche i consiglieri comunali di Palazzo San Francesco.