di Manuela Iorio
I nuvoloni neri e i tuoni in lontananza intorno alle 15 avevano preannunciato un imminente temporale, ma mai ci si aspettava quello che poi è successo. Pioggia fortissima, grandine e una tromba d’aria che si è abbattuta sulla costa e su Termoli in particolare. Dieci minuti di finimondo, violente raffiche di vento e poi la conta dei danni. Strade e cantine allagate, alberi sradicati e finiti in carreggiata, tetti scoperchiati, vetri delle auto sfondati, tombini saltati. Il centralino dei vigili del fuoco è andato in tilt per le chiamate di aiuto. La prima emergenza le strade da liberare dagli alberi caduti che solo un miracolo ha evitato che finissero addosso ai veicoli in transito. La statale 87 in direzione nord verso Guglionesi è stata chiusa al traffico per permettere la rimozione di un grosso albero piombato sull’asfalto, ma anche in centro città, in via del Molinello e in via De Santis le strade sono state chiuse per ripulirle dai detriti. Danni ovunque e non sono stati risparmiati nemmeno i trabucchi, con i bracci di legno spezzati dalla furia devastante del vento. Il sottopassaggio della stazione si è allagato ed è diventato impraticabile, mentre la circolazione dei treni ha subito un forte rallentamento. Situazione difficile anche al nucleo industriale dove un capannone in costruzione è stato distrutto dalla furia del vento. Il tetto scoperchiato, le lamiere piegate e il cancello con l’inferriata spazzati via. Gli operai hanno cercato riparo sotto alcuni pannelli, sperando e pregando di uscirne incolumi. Le raffiche hanno piegato lampioni e seminato paura tra chi si è trovato in strada nel pieno del temporale. Dunque una tregua poi ancora pioggia battente e poi come se nulla fosse è tornato il sole, in un inizio estate dal clima sempre più incerto.
