Stavolta non c’è possibilità di andare oltre. L’8 settembre sarà l’ultimo giorno da sindaco per Roberto Gravina e il primo per Paola Felice, che sarà anche la prima donna a guidare l’amministrazione comunale di Campobasso dalla poltrona più importante di palazzo San Giorgio.
24 ore prima, il neo consigliere regionale incontrerà i giornalisti per l’ultima conferenza stampa da primo cittadino. Gravina traccerà un bilancio del suo mandato, durato quattro anni, nel corso del quale ha dovuto tenere il timone nel periodo della pandemia. Uno tsunami che di certo non ha aiutato a portare a compimento i progetti annunciati in campagna elettorale.
Gravina, tuttavia, è stato il primo a disporre di una maggioranza monocolore da quando è stata introdotta l’elezione diretta del sindaco. Venti consiglieri del Movimento cinque stelle gli hanno comunque garantito una maggioranza blindata, che non si vedeva dai primi anni Novanta, quando giunta e maggioranza in consiglio comunale erano espressione della sola Democrazia Cristiana.
Fino ad aprile, da venerdì in avanti, se le elezioni amministrative non verranno accorpate alle Europee, alla guida della città ci sarà l’attuale vicesindaco, Paola Felice, fino ad oggi assessore alla Cultura.
Il Consiglio ratificherà la decadenza di Gravina, incompatibile con la nuova carica di consigliere regionale, dopo la sua candidatura alla presidenza della Regione con la coalizione di centrosinistra.
E a proposito di centrosinistra. Subito dopo la decadenza, il consiglio dovrà approvare la variazione al bilancio di previsione per il triennio 2023/2025, approvata già dalla Giunta. Da quel voto si capirà se in aula, dopo il voto delle regionali, sono cambiati gli equilibri oppure se i Cinque stelle dovranno andare avanti da soli, fino alla conclusione del mandato.
Campobasso: ultime ore da sindaco per Gravina, venerdì subentra Paola Felice
