Dal 2005 la Regione adotta provvedimenti, regolamenti, poi concretizzati in Piani pluriennali di contrasto e prevenzione del Randagismo, per contrastare un fenomeno purtroppo diffuso e che danneggia anche gli animali stessi, cani e gatti incolpevoli, spesso, anzi il più delle volte, abbandonati dai proprietari.
Il nuovo Piano ha demandato all’Azienda Sanitaria Regionale di attuare le misure previsteper prevenire soprattutto le criticità , ancora persistenti, di tipo sanitario, di sicurezza pubblica e di benessere animale.
Dalla Regione, Direzione Generale per la Salute, con una nota inviata ai vertici Asrem alla direzione dell’unità Operativa Sanità Animale e per conoscenza alla Prefettura di Campobasso e alla struttura commissariale, fanno sapere che l’attuazione del Provvedimento da parte degli Enti interessati, in primo luogo dall’Asrem, ad oggi non ha sortito i risultati attesi considerati anche i rallentamenti dovuti al Covid.
Le associazioni animaliste e diversi cittadini hanno più volte segnalato criticità richiedendo con forza un’azione più incisiva sul territorio.
Sempre dalla Regione, dalla Direzione Generale per la Salute, sottolineano che il Piano ha la disponibilità finanziaria di 200mila euro dei quali 100mila già trasferiti all’Azienda che, in tale contesto, deve assumere il ruolo di coordinamento e controllo del territorio, con Comuni, Forze di Polizia, Associazioni di Protezione Animale e tutte le Autorità competenti in materia. “Come più volte suggerito dal Direttore del Servizio Prevenzione – si legge ancora nella nota – si ritiene opportuno che l’Asrem prenda seriamente in considerazione una modifica dell’Atto Aziendale con l’istituzione dell’Unita Operativa per il Randagismo espressamente prevista dalla Legge Regionaleche rappresenterebbe una modalità organizzativa attraverso la quale l’ASReM potrebbe avvalersi di personale dedicato per interagire in maniera efficace ed in stretta sinergia con le Autorità competenti in materia”.