Cerimonia di intitolazione al capitano dei Carabinier Massimo Tosti del Largo, in via Colle delle Api, dove si trova il monumento dedicato ai Caduti dell’Arma dei Carabinieri.
Presenti figli, Giancarlo e Adriana, che hanno scoperto la targa, diversi nipoti, i vertici dell’Arma e gli allievi della scuola e i rappresentanti di Prefettura e Comune.
“Mio padre fu un eroe” ha detto il figlio Giancarlo – “ma noi non abbiamo mai saputo, fino alla morte nel 1976, cosa realmente fece per gli ebrei. Rimettendo a posto la cantina furono trovati diari e scritti Mise a repentaglio la sua vita per salvarne altre e lo fece perchè era suo dovere di carabiniere e di uomo. con un suo amico banchiere svizzero e con mezzi dell’Arma, porto famiglie ebree, con documenti falsi, oltre le Alpi. una storia che non ci ha mai raccontato, per umiltà, ma che ai nostri occhi lo rende ancora più grande. Un esempio”.
Il percorso di intitolazione è stato portato avanti in questi anni dall’Amministrazione comunale di Campobasso,prima a guida Gravina ora Paola Felice, voluto per rendere il giusto merito e onore a un cittadino di Campobasso che almeno idealmente può cosi tornare per sempre nella sua città e fissarsi con il suo agire in modo indelebile nella nostra memoria.
Il capitano dei Carabinieri Reali Massimo Tosti, classe 1901, nato a Campobasso, è stato un ufficiale del X Battaglione Carabinieri Mobilitato al seguito del IV Corpo d’Armata durante l’occupazione italiana dell’area sud orientale della Francia dopo la caduta di Parigi per mano dei Paesi dell’Asse il 25 giugno 1940.
Grazie all’azione svolta dai militari italiani e dal capitano Tosti si riuscirono a salvare circa 4mila ebrei dalla deportazione. Agli stessi vennero forniti mezzi di sostentamento e dei documenti falsi che gli consentirono di sfuggire alla Gestapo nazista e alla polizia del governo collaborazionista di Vichy.
Il capitano Tosti e gli altri militari italiani, noncuranti delle leggi razziali introdotte nel 1938 dal regime fascista guidato da Mussolini, rischiarono la vita evitando controlli, spie e delatori e compiendo un’opera umanitaria senza precedenti.
Massimo Tosti andò via da Campobasso nel 1918, a soli 17 anni per arruolarsi e combattere sul finire della Grande Guerra e nella città natale non tornò più, facendosi una famiglia al nord. Il suo core batteva per la patria, si arruolò nei Carabinieri, mantenendo alti i valori dell’Arma e diventando un esempio, ha detto il colonnello Luigi Delle Grazie, comandante provinciale di Campobasso. “Quell’esempio che ci contraddistingue da oltre 200 anni, a servizio della gente, con onore e fedeltà”.
Ora si aspetta il riconoscimento di Giusto tra i Giusti, l’iter è avviato. “L’intitolazione del Largo da parte del Comune è un atto dovuto a un campobassano eroe, un iter avviato nel 2021, quando fu presentato il libro sulla sua storia, A testa alta di giuseppe Altamore” ha spiegato Paola Felice.
La vicenda umana e militare del capitano Tosti è stata approfondita dagli studenti dell’Istituto Tecnico Economico dell’ISS Radice di Bojano, guidati dalla docente Italia Martusciello una una studentessa della IIIA ha letto un breve messaggio.
A conclusione della cerimonia l’inno di Mameli eseguito dall’orchestra del Liceo Galanti di Campobasso.