Un infarto fulminante non ha lasciato scampo a Nicolino Di Michele, 55 anni, consigliere comunale di Termoli, comandante di della polizia penitenziaria nel carcere di Parma dove lavorava. Nella città emiliana si era trasferito da tre anni. Lì stanotte il suo cuore si è fermato per sempre.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio, di ricordo. Nick, così lo chiamavano tutti, era instancabile. Un mix di energia, competenze e gentilezza, spinto nella sua attivissima quotidianità dalla passione politica, dall’impegno civile e dalla dedizione al lavoro. E’ stato due volte candidato sindaco di Termoli, pentastellato della prima ora, in corsa fino alle ultime regionali.
Il pensiero sulla sua persona è unanime, cuore nobile, sempre in mezzo alla gente, con garbo e cordialità. Una scomparsa che lascia un grande vuoto, vicinanza alla famiglia espressa dal mondo della politica, dai tanti amici. I social invasi di messaggi: amico è la parola che più domina le pagine interattive.
“Gli riconosco una profonda onestà intellettuale. Sempre disponibile – ha detto il presidente della Regione Francesco Roberti – al dialogo e pronto a farsi carico delle istanze dei cittadini. Da Sindaco ho apprezzato la sua collaborazione e i suggerimenti che mi indicava nell’interesse del territorio”.
Incisive anche le parole dell’ultimo candidato governatore per il centrosinistra, Roberto Gravina: “Nick – ha detto – era una persona coraggiosa, generosa e combattiva, anche nell’ultima campagna elettorale abbiamo lavorato fianco a fianco”.
Nick Di Michele aveva un’altra grande passione: il teatro, insieme al maestro Ugo Ciarfeo. 10 anni intensi, dal 2006 al 2016. Se ne va una persona giusta, un uomo per bene.



