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domenica, Maggio 11, 2025

Campobasso, altri dieci giorni con Gravina. Intanto c’è una pattuglia di aspiranti alla carica di sindaco

AperturaCampobasso, altri dieci giorni con Gravina. Intanto c'è una pattuglia di aspiranti alla carica di sindaco

Tra i consiglieri che oggi siedono tra i banchi di palazzo San Giorgio, la pattuglia degli aspiranti alla candidatura a sindaco è piuttosto nutrita, sia da un lato che dall’altro.
Il fuoco che covava sotto la cenere, si è riacceso nell’ultima seduta in cui Gravina, dato per decaduto, ha invece seguito la direttiva del Testo unico degli enti locali, come suggerito dal segretario comunale, e fatto slittare di altri dieci giorni la presa d’atto dell’incompatibilità.
Sotto il profilo temporale il tempo di uno starnuto, ma che dai banchi dell’opposizione è stato preso a pretesto per rinfocolare la polemica politica.
Sono usciti allo scoperto il capogruppo di Forza Italia, Domenico Esposito che ha invitato Gravina a farsi da parte e lasciare mano libera agli elettori. Tra quelli che non disdegnano l’investitura a candidato del centrodestra, Esposito rischia di pagare il fatto che la casella Campobasso potrebbe non toccare a Forza Italia, dopo la candidatura e l’elezione dell’azzurro Roberti alla guida della Regione.
Spera anche Alberto Tramontano, capogruppo della Lega che, alla scorsa tornata si mise da parte per fare spazio a Maria Domenica D’Alessandro, che finì battuta al ballottaggio proprio da Gravina. Anche l’esponente del Carroccio ha chiesto al sindaco di dimettersi. Così come ha fatto Mario Annuario, capogruppo di Fratelli d’Italia che dal canto suo aspira ad un posto nel prossimo governo cittadino. Con qualche distinguo ha bacchettato il sindaco Salvatore Colagiovanni. Il consigliere dei Popolari per l’Italia e già assessore per diverse legislature si sente pronto per il gran salto alla poltrona di primo cittadino e non ne fa un mistero.
Un po’ a sorpresa si è frazionato il gruppo del Pd, dopo che l’ex sindaco, Antonio Battista, anche lui nel novero degli aspiranti di ritorno in questo caso, ha ribadito la sua contrarietà alla candidatura alle regionali di Gravina. Avrebbe dovuto rimanere a fare il sindaco. Nel resto del gruppo Dem Bibiana Chierchia, vicesindaco proprio di Battista, spera in una investitura, così come Giose Trivisonno, reduce da un brillante risultato alle regionali, primo dei non eletti nella lista del Pd ma, soprattutto, uomo di punta di Elly Schlei a palazzo San Giorgio.
Nel centrosinistra, però, con il M5s in ebollizione, la parola d’ordine resta quella delle primarie. Tra dieci giorni, Paola Felice sarà il nuovo sindaco di Campobasso.

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