La realizzazione della gigafactory a Termoli ma in modo particolare la definizione del percorso di tutela dei lavoratori chiamati a vivere in prima persona il percorso di transizione ecologica dell’automotive. Di questo vogliono parlare i sindacati nel tavolo interministeriale che però non viene convocato. Le parti sociali lo chiedono da tempo ormai. Ma ancora nulla.
Oltre al ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso le organizzazioni si erano rivolte anche al vertice del dicastero del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone.
Ora la richiesta si allarga, i sindacati vogliono il confronto anche alla presenza dei ministri dell’Economia e delle Finanze, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica oltre all’intervento della Regione Molise.
Evidenziando ancora una volta la natura corposa dell’investimento per l’installazione della gigafactory Stellantis a Termoli, le sigle sollecitano questo incontro. “I tempi e la complessa transizione del sito – scrivono le organizzazioni di categoria – dovranno essere inevitabilmente accompagnati, con l’obiettivo di garantire la continuità lavorativa dei lavoratori oggi impegnati nella attuale produzione, da idonei strumenti di ammortizzatore sociale e di formazione che oggi non sono a disposizione nel quadro normativo”.
