Fa discutere la decisione dei vertici della Sovrintendenza di assegnare altra destinazione al dipendente di Isernia
Gli esponenti di “Isernia bene comune” e “Rivoluzione democratica” esprimono solidarietà a Emilio Izzo, il dipendente della Soprintendenza trasferito fuori regione. A loro avviso questa disposizione è “un atto grave, ingiustificato e pretestuoso, attuato come ritorsione nei confronti di chi, sul proprio posto di lavoro, si batte per la trasparenza nelle scelte e negli indirizzi che ogni Pubblica Amministrazione dovrebbe avere. La vicenda del Paleolitico di Isernia, dopo 30 anni di mancata valorizzazione e un fiume di denaro mal speso, assume aspetti paradossali e grotteschi: invece di perseguire chi ha gestito così malamente una potenziale miniera di occasioni per la città di Isernia e l’intera Regione Molise, si sceglie di colpire chi si batte per aprire finalmente alla collettività un sito di enorme valore scientifico e culturale, Candidato ad essere Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Chiediamo quindi che il provvedimento ritorsivo venga ritirato, restituendo mansioni e serenità a un dipendente pubblico ingiustamente perseguitato”.