Per mettere la parola fine a questa vicenda tormentata mancherebbe solo una firma. Quella di Guido Sciaudone, docente dell’Università degli studi del Molise che qualche giorno fa è stato nominato primario del reparto di Chirurgia del Veneziale di Isernia.
Una decisione, ultimo atto della gestione di Oreste Florenzano alla guida dell’Azienda sanitaria regionale, che ha scatenato un vero e proprio putiferio a Isernia. Quel posto, infatti, era stato per anni occupato da Giovanni Vigliardi, inspiegabilmente sostituito dal direttore generale dell’Asrem, il giorno prima di lasciare l’ufficio di via Petrella.
A difesa di Vigliardi si sono schierati i cittadini di Isernia, reclamando la professionalità e le doti umane del primario dell’ospedale cittadino. Poi, anche alcuni ambienti politici hanno preso le difese del chirurgo, chiedendo l’annullamento della delibera con la quale Florenzano lo aveva messo alla porta come direttore.
Manifestazioni e raccolta firme, ma anche una circostanza particolare, avrebbero fatto tornare a posto tutte le caselle.
L’improvvisa morte del primario di chirurgia del Cardarelli, il dottore Giancarlo Di Marzo, ha lasciato scoperto quel posto che ora con uno scorrimento di una graduatoria concorsuale, toccherebbe proprio a Guido Sciaudone. Il suo arrivo a Campobasso consentirebbe alla direzione sanitaria regionale di rimettere a posto tutte le caselle.
Così Giovanni Viglairdi tornerebbe, a furor di popolo, a guidare il reparto di Chirurgia generale del Venezuale e il dottor Sciaudone quello del Cardarelli di Campobasso. Per chiudere il cerchio mancherebbe solo la sua firma che, stando a quanto si è appreso, potrebbe arrivare nelle prossime ore.
A Isernia i cittadini restano in attesa dell’ufficialità, ma lunedì sono già pronti i pullman per portare più gente possibile davanti all’Asren per dire basta ad una dirigenza che ha falciato il Veneziale tagliando reparti e servizi. Mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della sanità pubblica in città e il diritto alla salute della popolazione



