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martedì, Aprile 30, 2024

Regione, termina la XII legislatura. Il Consiglio chiude i battenti

AperturaRegione, termina la XII legislatura. Il Consiglio chiude i battenti

Si chiudono i battenti della XII legislatura regionale e termina l’attività del Consiglio uscito dalle urne il 22 aprile 2018. Una riunione, l’ultima, caratterizzata dall’ingresso in aula del di Filoteo Di Sandro. A riaprire le porte di Palazzo D’Aimmo al coordinatore regionale di FdI, la sentenza della cassazione che ha cancellato gli effetti retroattivi della legge di surroga tra i primi dei non eletti e i componenti della Giunta. Nell’esecutivo regionale resta quindi in quota al partito di Giorgia Meloni, Quintino Pallante.

La seduta è stata contrassegnata da una lunghissima fase interlocutoria conclusasi col voto d’aula che ha preso atto della sentenza emessa dalla Cassazione. Su 17 presenti, i voti favorevoli sono stati undici. Sei gli astenuti: cinque consiglieri del M5S ai quali si è aggiunta l’astensione del Presidente Toma. Pure esprimendo critiche e doglianze, Filoteo Di Sandro ha concluso il proprio intervento confermando la piena adesione di FdI al centrodestra regionale.

Sono invece rimaste chiuse le porte del Consiglio per Antonio Tedeschi. A girare la chiave in senso contrario è stato il leader dei popolari per l’Italia, Vincenzo Niro, che ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore per tornare al suo ruolo di consigliere. Una scelta, spiega l’interessato, fatta da segretario di partito che intende rispettare le scelte effettuate dal corpo elettorale nel 2018.

Esaurita la fase surroga, il Consiglio regionale è tornato a riunirsi nel pomeriggio per l’esame degli ultimi atti in agenda. Va ricordato che con l’ultima riunione dell’assise cessa ogni atto sia di carattere legislativo che di indirizzo o ispettivo. Cessa anche il lavoro di Commissioni e Ufficio di Presidenza.

Tra gli ultimi provvedimenti adottati, significativa l’approvazione di una mozione presentata dal M5S che chiede l’annullamento degli atti adottati dall’ex DG dell’Asrem, Oreste Florenzano, nell’ultimo suo giorno di mandato: il 28 febbraio scorso. Ben 38 provvedimenti, quelli di Florenzano, tra i quali la contestatissima sostituzione del primario facente funzioni del reparto di chirurgia del Veneziale di Isernia, Giovanni Vigliardi. Mozione approvata all’unanimità dei presenti con i voti di 5 Stelle ai quali si sono aggiunti Fanelli, Iorio, Romagnuolo, Micone, Calenda; astenuto il consigliere Cefaratti.

Battenti chiusi, con una sola possibilità di riapertura. L’eventuale approvazione del bilancio 2023 entro il 30 aprile, data ultima dell’esercizio provvisorio in corso. Ipotesi che da più parti viene data in forse.

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