Vertenza ATM, per i sindacati quella messa in campo dalla Regione Molise è una svolta epocale. Applicando le disposizioni del codice degli appalti, e dopo anni di braccio di ferro, la Regione ha esercitato i propri poteri sostitutivi erogando direttamente le spettanze arretrate ai dipendenti dell’azienda. In gioco, al momento, sono gli stipendi di ottobre e novembre 2022 per circa settanta lavoratori ma la questione è destinata ad allargarsi. La svolta – scrivono in una nota congiunta Filt Cgil e Fit Cisl – lo scorso 13 dicembre nel corso del tentativo di conciliazione esperito presso la Prefettura di Campobasso. In quella sede sono state sollevate ufficialmente le questioni relative al pagamento degli stipendi arretrati e dei contributi previdenziali con la relativa richiesta alla Regione di esercitare i propri poteri sostitutivi. E così è stato. “Questa volta – scrivono sempre i sindacati – nessuno ha creduto alle frottole”. “Si è materializzato un provvedimento – proseguono – che nessun politico fino ad oggi aveva mai avuto il coraggio di intraprendere e adottare”.
Il meccanismo previsto dalla legge è molto chiaro. In pratica la stazione appaltante, in questo caso la Regione, può sostituirsi all’affidatario del contratto nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale in caso di ritardi nella corresponsione delle stesse.
Così è stato e con determina dello scorso 19 dicembre, il servizio Mobilità della Regione ha disposto l’esercizio dei poteri sostitutivi. Sarà quindi una Natale accompagnato da un sospiro di sollievo quello che passeranno i lavoratori interessati.
Sempre nella medesima nota, i sindacati esprimono un plauso all’assessore ai Trasporti, Quintino Pallante, per aver dato seguito agli impegni assunti con le parti sociali. Un ringraziamento – concludono – anche ai dipendenti della Regione che si sono prodigati affinché le retribuzioni possano giungere in concomitanza con le festività.