La cifra in palio è importante: un miliardo e mezzo di euro complessivo di programmazione di fondi europei per i sette anni che vanno dal 2021 al 2027. Adottato dalla Giunta e dal Consiglio il documento di coesione economica e sociale, un atto di indirizzo strategico per la programmazione regionale. Nella sua relazione il presidente della Regione, Toma, ha indicato i cinque assi di riferimento: produttività delle imprese sul fronte verde e digitale; ambiente; rottura dell’isolamento territoriale; istruzione e formazione; riduzione delle disparità territoriali e strutturali. Un programma incisivo e di ampio raggio per il presidente della regione, un documento tecnicamente ineccepibile rispetto ai parametri europei. Caratteristica quest’ultima riconosciuta anche dalle opposizioni che però contestano all’atto la mancanza di un’anima. Un documento che andrà corretto nella prossima legislatura, dice Micaela fanelli, capogruppo del PD.
L’atto arrivato in consiglio regionale prevede al momento l’impegno di un terzo complessivo delle somme, 500 milioni, essendo per questi importi in scadenza la programmazione per il giorno di Pasqua. Anche su questo c’è stata levata di scudi dalle opposizioni che hanno parlato di mancato coinvolgimento del partenariato sociale.