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martedì, Aprile 30, 2024

Rincari, Acem: “Senza misure straordinarie si fermerà tutto”

AttualitàRincari, Acem: "Senza misure straordinarie si fermerà tutto"

Prezzi alle stelle, rincari e caro bollette. A febbraio, anche l’inflazione è schizzata al 6,8% e il costo della vita è aumentato ovunque. Su base annua il valore della spesa aggiuntiva si traduce in 2.163 euro che diventano 3.052 euro per una famiglia composta da quattro persone.
Sono i risultati della classifica stilata, sulla base dei dati diffusi mercoledì scorso dall’Istat, dall’Unione Nazionale Consumatori sulle città e regioni più care d’Italia in termini di aumento del costo della vita.
E’ Bolzano quella in cui si registra il maggior rialzo del costo della vita, seguita da Piacenza e Forlì.
Le città più virtuose sono al centro sud: è Macerata, quella in cui gli aumenti sono stati più contenuti e dove in media si spendono 1.036 euro in più (+4,8%), seguita da Potenza dove l’inflazione pari a +5,4% determina un esborso addizionale di 1.097 euro, mentre al terzo posto si colloca Campobasso (+5,6%, il tasso di inflazione e 1.117 euro, il valore calcolato della spesa aggiuntiva.
Uno scenario generale, che coinvolge singoli cittadini ma anche le imprese. “Senza misure straordinarie – l’allarme lanciato dai costruttori edili – nel giro di qualche settimana si fermeranno tutti”.
Secondo il presidente dell’Acem, Corrado Di Niro, nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere commissionate, e si correrà il rischio di ritrovarsi davanti al lavoro incompiuto e a contenziosi a dismisura.
L’acem ha invitato il presidente della Regione a intervenire per arginare “l’eccezionale aumento dei prezzi dei materiali e dei carburanti” ed evitare, ha dichiarato Di Niro “il blocco del settore delle opere pubbliche”.
L’associazione degli edili ha richiesto per tutti i finanziamenti in corso, compresi i fondi del Pnrr, “un provvedimento straordinario che disponga l’adeguamento dei prezzi ai valori correnti e che sia vincolante per tutte le stazioni appaltanti della regione. In assenza di tale provvedimento – la conclusione – nessuna impresa sarà in grado di lavorare”.

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