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mercoledì, Luglio 9, 2025

Caro-gasolio, continua la protesta degli armatori a Termoli. Striscioni sui pescherecci al porto

AttualitàCaro-gasolio, continua la protesta degli armatori a Termoli. Striscioni sui pescherecci al porto

“La pesca è morta”, “Il caro gasolio ci ha messo in ginocchio” sono alcuni degli striscioni, quelli più emblematici, affissi su diversi motopescherecci ormeggiati al Porto di Termoli, in segno di protesta contro il progressivo ma inesorabile aumento del costo del carburante. Dagli armatori, dai pescatori, la richiesta al governo di fare qualcosa, ma anche a quello regionale. Il sindaco della città adriatica, Francesco Roberti, ha chiesto un incontro urgente sul tema a Toma.

La marineria termolese, intanto, va avanti con la protesta contro il caro-gasolio iniziata lunedì, come deciso dopo la riunione ad Ancona. Si susseguono altri incontri per avere una posizione univoca. Al momento le marinerie dell’Alto Adriatico tornano in mare. Il presidente dell’associazione Armatori Pesca Molise Paola Marinucci, che ha partecipato alla riunione nelle Marche ha ribadito che in Molise si va avanti avanti con la protesta. “I costi sono insostenibili – ha spiegato – e questa situazione non può protrarsi ancora . Abbiamo chiesto almeno l’anticipo del fermo biologico”.

Domani mattina alle 11 ci sarà una riunione al Mercato ittico di Termoli alla quale parteciperanno armatori, rappresentanti sindacali di categoria, pescatori. “La situazione è diventata molto pesante e occorre invertire la rotta se non si vuol veder morire il settore, con le drammatiche conseguenze che questo comporta in termini occupazionali , economici e sociali” hanno dichiarato gli addetti al comparto.

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