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mercoledì, Maggio 7, 2025

Ospedale “fantasma” ad Agnone, arrivano le telecamere di Striscia la Notizia

EvidenzaOspedale "fantasma" ad Agnone, arrivano le telecamere di Striscia la Notizia

Una struttura mastodontica spunta tra gli alberi e i cespugli della provincia di Isernia. Un cubo di cemento e lamiere, circondato solo dai verdi pendii di Agnone. È qui che era stata progettata, oltre trent’anni fa, la costruzione di un nuovo, moderno, ospedale, che avrebbe soddisfatto la crescente richiesta del bacino territoriale, 30mila utenti per i quali diventava insufficiente il piccolo presidio cittadino. L’inviato campano di Strisciala Notizia, Luca Abete, si è appassionato alla storia di questo “ospedale che non c’è” e ha raccontato lo spreco che si nasconde dietro questa enorme struttura mancata. I lavori per il nuovo ospedale di Agnone iniziarono negli anni Ottanta. Nel 1992, però, tutto si bloccò. Niente più fondi, niente più mattoni. Erano stati spesi, fino ad allora, 10 miliardi di lire. Ne servirebbero, secondo il piano di completamento proposto qualche anno fa da quella che si chiamava ancora Asl di Agnone (e che ora è diventata l’Asrem dell’Alto Molise) altri 20 milioni di euro per terminare l’opera. Oggi di questo moderno ospedale non resta che uno scheletro di mattoni rossi e cemento. Quattro piani, ognuno di oltre 5mila metri quadri, completamente abbandonati alle intemperie e al passare del tempo. Al centro di quello che una volta era il cantiere, sostano ancora due enormi gru arrugginite. Il resto è deserto, pavimenti impolverati e soffitti coperti da stalattiti di calcare nate dal gocciolare dell’acqua piovana. Solo una stanza ha le pareti complete, chiuse in ogni angolo, e un grande portone di acciaio sbarrato. Qualcuno ha spaccato dei mattoni, creando così una feritoia dalla quale si riesce a sbirciare all’interno: s’intravedono lunghi scaffali pieni di documenti e faldoni lasciati lì da chissà quanto tempo. Questo archivio è l’unico elemento, tra tanto cemento lasciato alle intemperie, a dare qualche segno di vita. Per quanto riguarda l’intera struttura, nulla invece lascia pensare a un vicino progresso nei lavori di costruzione. Le telecamere di StrisciaLa Notizia, esplorando l’intera area, hanno documentato l’ennesimo spreco di denaro pubblico. L’inviato campano Luca Abete ha inoltre provato, invano, a chiedere spiegazioni ai diretti responsabili, nella speranza di provare a smuovere le coscienze di chi dovrebbe concedere alla popolazione un servizio di vitale importanza. Nessuno, però, ha saputo dare una risposta sulle sorti della struttura.

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