di Anna Maria Di Matteo
Pronta una mozione dei quattro consiglieri di opposizione che contestano la decisione di Frattura di abrogare la legge regionale che riduce il numero dei consiglieri e degli assessori.
Il presidente della Regione prende ancora tempo prima di promulgare il nuovo Statuto regionale, malgrado siano abbondantemente scaduti i termini previsti dalla legge per uno scopo ben preciso: poter procedere nell’allargamento della Giunta che da quattro assessori passerebbe a cinque. E’ il ragionamento, meglio l’accusa che i consiglieri del centrodestra Fusco, Cavaliere e Micone avanzano in relazione all’annunciata abrogazione, da parte del governatore, della legge regionale approvata dal precedente Consiglio che riduceva da trenta a venti il numero dei consiglieri e da otto a quattro quello degli assessori. Un atto politico gravissimo, a giudizio dei tre consiglieri di opposizione che, insieme con il collega Sabusco, assente alla conferenza stampa, hanno già presentato una mozione sulla vicenda che dovrebbe essere discussa in occasione del Consiglio regionale previsto nel corso della prima settimana di maggio. “Il primo atto del presidente della Regione non doveva essere l’abrogazione della legge regionale e quindi il conseguente allargamento della Giunta –denunciano gli esponenti del centrodestra – Ci sono tante emergenze da affrontare, a cominciare dalla disoccupazione e dall’ allarme sociale. L’atto del presidente rappresenta un vero e proprio abuso che contestiamo e denunciamo pubblicamente. Chiediamo che Frattura faccia quello che dispone la legge nazionale: promulghi lo Statuto e poi possiamo discutere di eventuali modifiche. E’ evidente come la maggioranza sia già in piena crisi. Con questa operazione il governatore sta tentando di arginare il dissenso e placare i mal di pancia. Ma noi ci opporremo”, annunciano, decisi, i consiglieri del centrodestra.
