Sul disastro ambientale provocato dagli incendi che hanno tenuto sotto scacco il basso Molise sono intervenuti anche i sindacati di Cgil, Cisl e Uil, che si sono detti sgomenti ed attoniti di fronte a quanto accaduto. “Non spetta a noi occuparci delle cause accidentali o (con grande probabilità) dolose che hanno innescato gli innumerevoli focolai – hanno dichiarato – ma chiediamo che le autorità e gli organi competenti si attivino velocemente per individuare i responsabili.Quanto accaduto ci induce anche a riflettere sul fatto che tra i motivi che hanno permesso al fuoco di propagarsi vi è anche l’incuria del territorio.Insieme all’intervento encomiabile dei vigili del fuoco e della protezione civile c’erano le numerose squadre di operai forestali dell’ARSAP Molise addetti all’antincendio boschivo – hanno ricordato – Lavoratori sempre poco citati ma che hanno oltre venti anni di esperienza nelle attività di spegnimento boschivo. I Nuclei AIB sono stati impegnati su tutti i focolai del basso Molise senza tregua e con turni di lavoro lunghissimi. Operai da una vita precari che hanno accumulato la propria esperienza nell’affiancamento fatto negli anni passati con il Corpo Forestale dello Stato che purtroppo è stato soppresso nel 2016 e accorpato all’Arma dei Carabinieri. Grave errore quello di sopprimerlo – hanno denunciato sindacati – perché si è sciupato un patrimonio di competenze per le attività di prevenzione e intervento sugli incendi boschivi. Senza perdere più tempo oggi occorre definire interventi di tutela ambientale e del territorio utilizzando le risorse che arriveranno dall’Europa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per porre rimedio alle gravi fratture del nostro sistema paese. Importante riorganizzare e valorizzare gli operai forestali dell’ARSARP Molise che sono vere sentinelle del territorio con una loro stabilizzazione affinché possano intervenire durante tutto l’anno per la tutela e la messa in sicurezza del territorio con le attività di rimboschimento, la realizzazione di fasce parafuoco e tutte le attività connesse a prevenire e intervenire sulle calamità naturali. Il territorio va salvaguardato sempre e non in modo intermittente, è la nostra più grande ricchezza e questa dei fondi europei è un occasione che non va sciupata per garantire il nostro territorio, l’economia delle aree interne, le nostre coste e per sviluppare e rilanciare il lavoro e l’occupazione”, hanno concluso i sindacati.