Io la mia pistola la poggio a terra ed invito gli altri a fare lo stesso. Perché ancor prima che alla “Notte dei lunghi coltelli”, quella delle presentazione delle liste, mi sembra di essere di essere in una scena da film “pulp”, quando chiusi in una stanza con i propri amici/nemici, ci si ritrova, tutti contro tutti, armati fino ai denti, con i colpi in canna ed i nervi tesi: il primo che spara, provoca il fuoco incrociato e la strage.
Allora, per non incorrere in un cliché, da film di Tarantino, abbassiamo tutti le armi: ritiriamo la disponibilità alla candidatura a sindaco. Io lo faccio per primo, con grande tranquillità. Chiedo agli altri del mio partito di pensarci rapidamente su. So bene di correre un grande rischio: ritrovarmi colpito alla nuca da parte di chi non ha effettivamente scaricato la pistola. Ma so che chi lo farà, se ne assumerà gli oneri davanti all’intero paese, prima che verso di me.
Se si tiene all’unità del centro-sinistra larinese, lo facciano anche le altre forze partitiche. Con questa premessa, cerchiamo un candidato neutrale, non appartenente ai partiti, oppure troviamo un metodo di scelta rapidissimo, riconosciuto da tutti i partecipanti, che ci permetta di operare una scelta al nostro interno.
Se poi sotto il nome o il principio si aggregano anche forze non partitiche, ben vengano: ma non blocchiamoci, perché ormai abbiamo l’onere di scegliere.
Mi auguro che questa proposta, che rendo pubblica per accelerare i tempi, sia argomento di una veloce discussione e decisione.
Con una accortezza, però: evitiamo di scegliere un candidato per bruciarlo o mandarlo allo sbaraglio. Come evitiamo di negargli che il ruolo di capolista ed eventuale Sindaco sarà scomodo, per difficoltà oggettive nella gestione e perché la politica è fatta anche di ambiguità, terze vie, etc etc. I partiti devono mostrare senso di responsabilità; il candidato dovrà essere consapevole che si troverà, in ogni caso, davanti una strada con molte spine.
Claudio Nuonno
Direttivo PD Larino