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giovedì, Luglio 3, 2025

Minacce a Mattarella, 11 indagati in tutta Italia. C’è anche professore Unimol Gervasoni

AperturaMinacce a Mattarella, 11 indagati in tutta Italia. C'è anche professore Unimol Gervasoni

Offese, insulti e minacce attraverso una vera e propria rete di haters attivi sui principali social network. Obiettivo principale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma anche le piu’ alte cariche dello Stato. Un network di “odiatori” composto da militanti di estrema destra, sovranisti ma anche impiegati, professionisti ed un professore dell’universita’ del Molise, Marco Gervasoni, attivissimo su Twitter e gia’ finito in passato sulle pagine di cronaca per offese sessiste. Per questo la procura di Roma ha indagato 11 persone, accusate di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. L’operazione del Ros fa seguito alle indagini avviate gia’ lo scorso agosto nei confronti di un 46enne della provincia di Lecce, accusato degli stessi reati per alcuni post su Twitter. Gli accertamenti hanno consentito ai carabinieri di certificare e ricostruire l’intera filiera dell’odio sul web, rintracciando i membri in diverse zone d’Italia, da Roma a Padova, fino a Bologna o Torino. Utilizzavano i loro account social per insultare il capo dello Stato con messaggi minatori. “Bastardo”, “Devi morire”, alcuni dei tantissimi post presi in esame dagli investigatori. In particolare l’ondata di tweet e post e’ stata registrata durante il lockdown di aprile 2020 ma si e’ prolungata per quasi uno anno, fino a febbraio di quest’anno e avevano come oggetto critiche feroci alle misure anti Covid. Oggi per gli indagati sono scattate anche le perquisizioni, sia fisiche che sui loro account social. Il Reparto Indagini Telematiche del Ros ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini virtuali dei soggetti coinvolti , tutti tra i 44 e i 65 anni. Gran parte di loro sono vicini ad ambienti di estrazione di estrema destra o sovranisti. Un caso particolare e’ quello del 53 enne romano Marco Gervasoni, ordinario di Storia Contemporanea all’Universita’ del Molise, finito nel mirino dei carabinieri anche per i suoi contatti e le sue frequentazioni su VKontakte, il cosiddetto “Facebook russOffese, insulti e minacce attraverso una vera e propria rete di haters attivi sui principali social network. Obiettivo principale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma anche le piu’ alte cariche dello Stato. Un network di “odiatori” composto da militanti di estrema destra, sovranisti ma anche impiegati, professionisti ed un professore dell’universita’ del Molise, Marco Gervasoni, attivissimo su Twitter e gia’ finito in passato sulle pagine di cronaca per offese sessiste. Per questo la procura di Roma ha indagato 11 persone, accusate di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. L’operazione del Ros fa seguito alle indagini avviate gia’ lo scorso agosto nei confronti di un 46enne della provincia di Lecce, accusato degli stessi reati per alcuni post su Twitter. Gli accertamenti hanno consentito ai carabinieri di certificare e ricostruire l’intera filiera dell’odio sul web, rintracciando i membri in diverse zone d’Italia, da Roma a Padova, fino a Bologna o Torino. Utilizzavano i loro account social per insultare il capo dello Stato con messaggi minatori. “Bastardo”, “Devi morire”, alcuni dei tantissimi post presi in esame dagli investigatori. In particolare l’ondata di tweet e post e’ stata registrata durante il lockdown di aprile 2020 ma si e’ prolungata per quasi uno anno, fino a febbraio di quest’anno e avevano come oggetto critiche feroci alle misure anti Covid. Oggi per gli indagati sono scattate anche le perquisizioni, sia fisiche che sui loro account social. Il Reparto Indagini Telematiche del Ros ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini virtuali dei soggetti coinvolti , tutti tra i 44 e i 65 anni. Gran parte di loro sono vicini ad ambienti di estrazione di estrema destra o sovranisti. Un caso particolare e’ quello del 53 enne romano Marco Gervasoni, ordinario di Storia Contemporanea all’Universita’ del Molise, finito nel mirino dei carabinieri anche per i suoi contatti e le sue frequentazioni su VKontakte, il cosiddetto “Facebook russo”. Il professore, attivissimo sui social con piu’ di 20 mila follower su Twitter, gia’ in passato aveva fatto parlare di se’ per alcuni insulti sessisti nei confronti di Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia Romagna ed ex europarlamentare la cui foto era stata pubblicata sulla copertina di un settimanale. Oggi, come allora, l’Universita’ molisana e’ stata costretta di nuovo a prendere le distanze dal docente esprimendo solidarieta’ al presidente Mattarella. Il primo filone dell’inchiesta risale ad agosto 2020, quando la procura indago’ un 46 enne leccese, un “lupo solitario” che nel corso delle settimane di lockdown comincio’ a prendere di mira il presidente della Repubblica con una serie di messaggi offensivi e minacciosi via web. E non e’ escluso che in futuro altri haters possano finire di nuovo nel mirino della procura.o”. Il professore, attivissimo sui social con piu’ di 20 mila follower su Twitter, gia’ in passato aveva fatto parlare di se’ per alcuni insulti sessisti nei confronti di Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia Romagna ed ex europarlamentare la cui foto era stata pubblicata sulla copertina di un settimanale. Oggi, come allora, l’Universita’ molisana e’ stata costretta di nuovo a prendere le distanze dal docente esprimendo solidarieta’ al presidente Mattarella. Il primo filone dell’inchiesta risale ad agosto 2020, quando la procura indago’ un 46 enne leccese, un “lupo solitario” che nel corso delle settimane di lockdown comincio’ a prendere di mira il presidente della Repubblica con una serie di messaggi offensivi e minacciosi via web. E non e’ escluso che in futuro altri haters possano finire di nuovo nel mirino della procura. (fonte Ansa)

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