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mercoledì, Luglio 9, 2025

I commercianti di Termoli scrivono anche a Toma: “Vogliamo i fatti”

AttualitàI commercianti di Termoli scrivono anche a Toma: "Vogliamo i fatti"

Chiedono di lavorare e aspettano i ristori. “Non siamo la via dello shopping delle grandi città”, parlano i commercianti di Termoli che a inizio settimana avevano manifestato davanti al municipio. Sono esasperati e vogliono i fatti. Hanno incontrato il sindaco Roberti, a lui e al presidente della Regione Donato Toma hanno ora indirizzato un documento.
Chiedono ristori con erogazione una tantum a fondo perduto secondo i determinati principi: i ristori immediati entro 30 giorni. Con riferimento a fatturati 2019 salvo eccezioni per aperture successive. Per quanto riguarda quelle attività che hanno fino a 200mila euro di fatturato chiedono un indennizzo di 3mila euro. Per fatturati maggiori un indennizzo di 5mila euro. I dati vanno intesi per punto vendita e non per partita Iva e sono parametrati ai costi fissi di ogni commerciante.
I negozi di abbigliamento, calzature per adulti, mercerie, orificerie e attività di accessori e complementi di arredo vivono una situazione di estremo disagio. “Non vogliamo l’elemosina e ribadiamo che è arrivato il momento dei fatti, non più teorie, ci vuole operatività urgente da parte di chi ne ha le facoltà e le competenze”.

Nell’agenda del consiglio comunale è prevista la discussione sugli aiuti ai commercianti.

Si tratta di circa 100 attività che pagano il prezzo più alto. Vogliono fare squadra per cercare insieme soluzioni ai mille problemi che li stanno sommergendo. Ma “siamo tutti liberi, non legati – scrivono – a nessun colore politico”. Non vogliono strumentalizzazioni o prese di posizione sterili. Pretendono fatti concreti.

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