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martedì, Ottobre 7, 2025

Bersani accerchiato difende la linea: le aperture sono nel nostro percorso

AttualitàBersani accerchiato difende la linea: le aperture sono nel nostro percorso

ROMA – «Non ho alcuna intenzione di gestire questa partita delicatissima in una logica da bunker, non ho mai pensato che tutto debba ruotare attorno a me…». Pier Luigi Bersani smentisce la descrizione di un leader isolato e arroccato, rinchiuso nella ridotta emiliana e pressato ai fianchi dai dirigenti «dialoganti» del Pd. Ma il segretario resta convinto che la sua linea sia l’unica spendibile e che non ci siano alternative alla logica del «doppio binario». Confronto «con tutti» sul Quirinale e poi «governo del cambiamento».

La tenaglia in cui lo hanno stretto uno dopo l’altro Veltroni, D’Alema, Renzi, Fioroni, Franceschini è riuscita, se non altro, a smussare gli spigoli di una posizione che spacca il partito. Il ragionamento di Bersani è adesso più flessibile e morbido nei confronti del Pdl. Ma la sostanza non cambia di molto: «Nessuna grande coalizione, un governissimo è per noi impensabile, non è questa la soluzione che sblocca il Paese. Ci siamo già passati con Monti e non ha funzionato. Sarebbe la palude… E poi, a parte un paio di renziani, tra i parlamentari del Pd non c’è nessuno che lo voterebbe, un esecutivo così».

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