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sabato, Luglio 12, 2025

Crisi di Governo. Le reazioni della politica molisana all’incarico a Mario Draghi

AperturaCrisi di Governo. Le reazioni della politica molisana all'incarico a Mario Draghi

Con l’avvio delle consultazioni da parte del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi,arrivano anche le prime reazioni della politica molisana. A parlare sono tutte le forze politiche, per bocca dei parlamentari nazionali e degli esponenti politici locali.

Durissima la reazione del senatore Ortis del Movimento 5 Stelle che dice no ad un governo tecnico spacciato per istituzionale e definisce Matteo Renzi un killer politico privo di qualsiasi morale istituzionale. Più sobria invece la posizione di Antonio Federico. Anche da parte sua arriva un no senza equivoci ad un governo tecnico, tuttavia, precisa: “abbiamo il dovere istituzionale di ascoltare quello che Draghi ha da dire. Reagire di pancia – sottolinea con riferimento alle prime dichiarazioni a caldo arrivate dal Movimento – è stato un errore.

A parlare è anche il segretario regionale del Partito Democratico, Vittorino Facciolla, che parla di Mario Draghi come personaggio di altissimo profilo. Il partito democratico – dice Facciolla – è un partito dal marcato senso delle istituzioni e ha il dovere di lavorare ad una via di uscita dalla crisi, anche con Draghi. Un partito che ha espresso sia il presidente della Repubblica, Mattarella, quello del Parlamento europeo, Sassoli, e il commissario dell’Unione Europea all’economia, Gentiloni, ha il dovere di perseguire una soluzione di carattere istituzionale. Dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Filoteo Di Sandro, viene ribadita la necessità di arrivare al volto il prima possibile. A giugno oppure in autunno, dice. Valutiamo ciò che dice Draghi – aggiunge – lasciano una porta aperta all’ex governatore della BCE, purché vi sia una data certa per le elezioni. Per l’assessore leghista Michele Marone la scelta fatta dal Capo dello Stato è di altissimo profilo. Sarà necessario capire – aggiunge – se Draghi recepirà le istanze della Lega come la flat tax e l’azzeramento delle cartelle fiscali. Solo dopo la Lega potrà definire la propria posizione.

Pienamente convinto nell’appoggio a Draghi si è detto invece il Presidente della Regione, Donato Toma, che mette in risalto i grandissimi risultati raggiunti da Draghi per quanto concerne le politiche economiche e monetarie dell’Unione Europea.

Appoggio convinto anche dalla parlamentare renziana, Giusy Occhionero. Mario Draghi – dice – è la scelta giusta per il cambio di passo che tutti volevamo. Non votare un governo europeista come quello di Draghi, sarebbe inconcepibile, anche tenuto conto dell’appello accorato del Presidente della Repubblica.

Su Draghi – in conclusione – scende anche la solenne benedizione di Padre Bregantini. Dall’arcivescovo di Campobasso – Boiano, l’appello alla politica a ricompattarsi, lasciando da parte divergenze e steccati.

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