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martedì, Ottobre 7, 2025

Rimborsi alla regione Calabria: 10 indagati. Anche ‘gratta e vinci’ e detersivi tra le spese

FocusRimborsi alla regione Calabria: 10 indagati. Anche 'gratta e vinci' e detersivi tra le spese

Inchiesta della Guardia di finanza di Reggio, per il periodo tra il 2010 e il 2012. Sotto indagine otto consiglieri del centrodestra e due del centrosinistra. Centinaia di migliaia di euro di fatture non giustificate.

Si sono fatti rimborsare perfino i “Gratta e Vinci”. E poi viaggi in Italia e all’estero, auto di lusso, pranzi e cene con tavolate sterminate di commensali. Persino le multe per divieto di sosta e per eccesso di velocità sono finiti nei bilanci dei gruppi del Consiglio Regionale della Calabria.

Gli specialisti della Guardia di Finanza della città dello Stretto hanno trovato di tutto nei conti dei politici. Qualcuno s’è fatto pagare il singolo caffè da 70 centesimi, ma oltre gli scontrini del bar da pochi spicci, tra le fatture rimborsate tra il 2010 e il 2012 spuntano iPhone, iPad, ricariche del telefono, bollette della tarsu, detersivi, il tagliando della berlina e i pieni di carburante. Persino le tasse da versare all’Agenzia delle Entrate figuarano come rimborsi delle attività politico-istituzionali.

Da settimane gli inquirenti spulciano i conti dei gruppi e non c’è giorno in cui non salti fuori qualche fattura “sospetta”. Nelle ultime ore l’inchiesta condotta dal pm della Procura di Reggio Calabria, Matteo Centini, è arrivata ad un primo giro di boa. I magistrati, come anticipato dal Quotidiano della Calabria oggi, hanno iscritto sul registro degli indagati quasi tutti i direttori amministrativi dei gruppi di Palazzo Campanella, e con essi anche dieci consiglieri regionali. L’accusa per tutti è di peculato. Avrebbero distratto soldi pubblici per finalità non istituzionali. Dieci nomi eccellenti, sui cui c’è ancora il massimo riserbo, ma la sensazione è che si tratti soltanto della punta dell’Iceberg.

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