33 chilometri divisi tra due zone arancioni. Sono quelli della costa molisana che da domani resterà unica zona gialla tra le due regioni Puglia e Abruzzo. In quest’ultima infatti da mercoledì 11 novembre scattano nuove restrizioni decise dal Governo in seguito all’aumento del numero dei ricoveri in terapia intensiva, decisione che coinvolge anche Liguria, Toscana, Umbria e Basilicata. Cosa significa zona arancione per l’Abruzzo e quanto inciderà per i pendolari che quotidianamente si mettono sui mezzi pubblici e vanno in Abruzzo per lavoro? Molto. Intanto proprio gli spostamenti fuori regione per la zona arancione sono vietati in entrata e uscita, salvo esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Dunque servirà il modello di autocertificazione per chi sposta per questi motivi, un provvedimento che riguarderà circa mille operai ad esempio, solo del settore metalmeccanico che dal Basso Molise raggiungono la Sevel in Val di Sangro e le altre aziende del nucleo industriale di Vasto-San Salvo. Ma ci sono anche centinaia di impiegati che raggiungono quotidianamente il vicino Abruzzo. Cosi come dalla Puglia, già in zona arancione dal 6 novembre, molti operai raggiungono il Molise per lavoro quotidianamente. Ma cosa cambia da domani per i vicini abruzzesi: bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie sono sempre chiusi ma potranno continuare a vendere cibo da asporto dalle 5 alle 22 o consegnarlo a domicilio. Non si potrà uscire dalla regione, né dal proprio comune salvo per necessità. Le altre misure restano invariate come nella precedente zona gialla e cioè chiusi i musei e le palestre, chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori.