L’ex Consigliere regionale Salvatore Ciocca, torna a porre l’accento sulla vicenda che riguarda l’invaso di Occhito e il trasferimento di risorsa idrica alla Puglia. Una battaglia che sta portando avanti insieme ad altri cittadini del Fortore in difesa dell’acqua pubblica. Quello che viene denunciato non solo da lui è che nonostante la particolare situazione di siccità, il consorzio della Capitanata continua a prelevare acqua dalla diga. Un prelievo crescente “e – sottolinea con preoccupazione Ciocca – incurante dell’approssimarsi del minimo storico che – spiega – può compromettere non solo l’utilizzo dell’acqua ma anche l’habitat naturale dell’area”. Concetto espresso anche dall’avvocato Jean Paul De Jorio che della vicenda si sta interessando pure da un punto di vista legale. E’ stata annunciata la costituzione di un comitato di cittadini.
Andando sul sito del consorzio della Capitanata si può notare come la disponibilità dell’invaso scenda giorno dopo giorno, con un calo spaventoso rispetto all’anno scorso, se si confrontano i numeri.
“Non si comprende perché – spiega Ciocca– nessuno intervenga per verificare l’effettivo anomalo travaso stranamente in crescendo, inversamente alla capienza della diga, come se a valle si stesse accumulando acqua che va oltre il fabbisogno medio effettivo”. L’ex consigliere regionale ricorda, ancora una volta, che tutto questo avviene ormai da 50 anni senza che la Regione Puglia effettui ristori o compensazioni e senza che la Regione Molise faccia qualcosa per tutelare i propri diritti.
La questione idrica in Molise è molto sentita, alla luce delle carenze riscontrate e viene sottolineato anche un altro aspetto: cioè che il livello dell’acqua degli invasi, sia di Occhito sia del Liscione, non è reale, ma innalzato negli anni dai detriti dei fiumi.Il tutto, ovviamente, considerando che il livello si abbassa di continuo.