A meno di due mesi dalla ripresa delle lezioni, Cgil, Cisl, Uil, e Snals Confsal manifestano forte preoccupazione sulla possibilità di una ripartenza in presenza e in sicurezza nelle scuole molisane. Se da una parte, a livello nazionale, denunciamo l’insufficienza delle risorse volte a consentire organici adeguati e interventi strutturali sull’edilizia scolastica, dall’altra occorre evidenziare un grave ritardo sulle azioni di competenza degli Enti Locali.
I sindacati martedì saranno in presidio davanti al Consiglio regionale, dove è previsto che si parlerà anche di scuola.
“Abbiamo sollecitato, nei giorni scorsi, Regioni, Province e Comuni a convocare rapidamente le Conferenze dei servizi per raccogliere le criticità e le proposte provenienti dalle scuole, estendendo la partecipazione alle Organizzazioni Sindacali. Nonostante la previsione delle Linee Guida – hanno spiegato – non ci risulta che tali conferenze siano state indette, con il risultato che di fatto si stanno scaricando tutte le responsabilità sulle Istituzioni scolastiche, che non sono proprietarie dei locali e non hanno competenze sull’organizzazione dei trasporti, dei servizi e delle mense”.
Senza immediati interventi, secondo i sindacati l’anno scolastico ripartirà con una scuola più precaria, insicura, con meno tempo scuola e differenziazioni inaccettabili a seconda dei diversi contesti territoriali.
“Al fine di garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico – hanno spiegato – è necessario un forte coordinamento tra i diversi livelli istituzionali per svolgere in modo efficace e tempestivo tutte le operazioni propedeutiche alla ripresa delle attività. E’ imprescindibile attribuire organici aggiuntivi, stabilizzare i precari, predisporre gli spazi, programmare orari e servizi adeguati. Occorre dare risposte ai lavoratori della scuola, ma – hanno concluso Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal – anche a quelli delle mense e dei trasporti: le criticità di questi settori rischiano di acuire le difficoltà dell’avvio dell’anno scolastico. Non è il momento delle divisioni: per ripartire in sicurezza è necessario il contributo e l’ascolto di tutti, in primis delle parti sociali e di quanti nella scuola lavorano e studiano quotidianamente”.