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martedì, Ottobre 7, 2025

Fossalto truffa post-sisma e falsità ideologica Guardia di Finanza sequestra un edificio scolastico

EvidenzaFossalto truffa post-sisma e falsità ideologica Guardia di Finanza sequestra un edificio scolastico

Servizio condotto dal G.I.C.O. di Campobasso nell’ambito di indagini disposte dall’A.G. di Campobasso – 7 persone indagate a vario titolo – La scuola, chiusa dal 2007, era stata oggetto di articolate ristrutturazioni – Gli illeciti ipotizzati vanno dalla truffa aggravata alla falsità ideologica, fino ai reati di pericolo – I dettagli delle attività –

A seguito di articolata attività investigativa, in data odierna, il G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Campobasso su delega del Sostituto Procuratore di Campobasso dr. Fabio Papa, ha sottoposto a sequestro  probatorio ex art. 253 c.p.p., l’immobile costituente il plesso scolastico del comune di Fossalto (CB).

 

Le attività hanno consentito di ipotizzare condotte illecite a carico di 7 persone (3 amministratori pubblici pro-tempore, 3 tecnici comunali ed un imprenditore edile), responsabili a vario titolo di reati che vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis del C.P.), alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 479 del C.P.), fino ai reati di pericolo specificatamente individuati dall’art. 434 del C.P.

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In particolare, queste ultime ultime ipotesi di reato sono state rubricate a seguito di attività peritali già acquisite agli atti d’indagine, nelle quali si ipotizza che la staticità della scuola potrebbe essere stata compromessa anziché migliorata.

 

I fatti oggetto dell’attività investigativa coordinata dal P.M. dr. Papa e condotta dagli uomini del Comando Provinciale di Campobasso, fanno riferimento agli anni 2006/2009.

 

Le indagini delle Fiamme Gialle molisane hanno evidenziato uno spaccato di illegalità nella conduzione dei lavori connessi al risanamento sismico dell’edificio scolastico di Fossalto dopo i noti eventi sismici dell’ottobre 2002.

 

Il provvedimento odierno, disposto dal P.M., rappresenta un’attività cautelativa, al fine di mantenere inalterato lo stato dei luoghi e delle cose e delle prove sin qui acquisite, in attesa che venga eseguita una perizia sui lavori effettuati già affidata ad un consulente tecnico nominato dalla Procura.

 

 

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