ROMA – Basta, è ora di rompere gli indugi e fare della Camera la casa degli ultimi: Laura Boldrini, neo presidente di Montecitorio, dopo una vita passata a occuparsi dei più bisognosi, vuole ripartire da chi «ha perduto certezze e speranze». «Dovremo impegnarci tutti – dice con un tono che in molti, ascoltandola in Transatlantico, si affrettano a definire ecumenico – a restituire piena dignità a ogni diritto».
Laura Boldrini è la terza donna, dopo Nilde Jotti e Irene Pivetti, ad essere eletta presidente della Camera nella storia repubblicana. È la seconda volta che l’assemblea di Montecitorio sarà guidata da una donna che proviene dalla sinistra: Jotti dal Pci, Boldrini è stata eletta con Sel. Pivetti era della Lega. Tutti i deputati, tranne quelli del Pdl che sono rimasti seduti, in piedi hanno accolto applaudendo l’ingresso nell’Aula del neopresidente.