di GIOVANNI MINICOZZI
Il punto nascita del S.Timoteo di Termoli non può essere soppresso per una serie di motivazioni non solo di natura geografica ma anche di opportunità economica per la sanità molisana già sommersa da ottanta milioni di euro l’anno per mobilità passiva.
Fanno bene, dunque, i cittadini del basso Molise, i sindaci di quell’area e i comitati a protestare con determinazione e a predisporre ricorsi giudiziari per far rispettare il piano operativo in vigore, che è paradossalmente legge dello Stato, il quale prevede il punto nascite a Termoli.
È bene ricordare, però, che la chiusura del reparto non è addebitabile al commissario Angelo Giustini ma scaturisce da inadempienze burocratiche locali e dal tavolo tecnico nazionale. Resta anche da capire il perché tra i centoventimila residenti del basso Molise con circa un migliaio di mamme in attesa ogni anno solo trecentocinquanta di esse si siano rivolte al San Timoteo,.
Misteri della sanità molisana che continua ad accumulare debiti dovuti alla mobilità passiva. Intanto dopo l’ennesimo attacco del governatore Toma al commissario Angelo Giustini il braccio di ferro tra i due continua .
Incontri separati a Roma dei commissari con i Ministeri dell’economia e della salute, mentre Donato Toma e Luigi Mazzuto hanno incontrato il sottosegretario leghista alla Presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti per chiedere la testa del commissario ad acta.
Al momento non si hanno notizie precise sull’esito di tale richiesta che, a dire il vero, appare campata in aria considerato le nuove norme decise dal Governo Conte.
Invece, secondo indiscrezioni filtrate dai Ministeri competenti, Angelo Giustini avrebbe ricevuto totale consenso sul decreto N.76 relativo alla richiesta di incassare subito nel bilancio dell’Asrem i quattromilioni ducecentocinquantunomila euro per la fiscalità del 2018 ancora non versati dalla Regione. Consenso anche sulla prima parte del decreto N.77 emanato dalla struttura commissariale che riguarda l’urgenza di rientrare in possesso della somma non versata ma il commissario Giustini ha fatto sapere che tale decreto verrà abrogato e modificato per fare chiarezza anche sulla fiscalità relativa alle annualità precedenti.
Ieri doppio appuntamento per Angelo Giustini: prima con il procuratore regionale della Corte dei conti e poi al ministero della salute per il piano operativo 2019/2021 del quale, al momento, nulla è dato sapere ma evidentemente il confronto si è avviato.
Circa il fascicolo aperto dalla Procura regionale della Corte dei conti sui 4,2 milioni di euro non versati dalla Regione all’Asrem ci sarà un nuovo incontro tra Giustini e il Procuratore Grossi nel corso della prossima settimana.
Dunque il mistero resta tale e il rebus non è stato chiarito.