Bisogna difendere a tutti i costi la provincia di Isernia, perché se viene messa a rischio la sua autonomia, a cascata, sarà messa in discussione anche l’autonomia regionale. Questa la maggiore preoccupazione di Ulisse Di Giacomo, candidato al senato del Pdl, che si impegna già da adesso a continuare la sua battaglia in difesa della nostra provincia. A dire il vero, in silenzio, ma operosamente e dandosi da fare dietro le quinte, Ulisse Di Giacomo ha davvero contribuito a salvare la provincia isernina. Noi del Quotidiano ricordiamo, nel dettaglio, quando Ulisse Di Giacomo ci anticipò che il provvedimento varato dal Governo Monti, che voleva l’accorpamento delle province minori, era destinato a naufragare, a impantanarsi nei mille cavilli dei regolamenti parlamentari. Era una riforma tecnicamente “sgrammaticata”, senza possibilità di venire alla luce proprio per i suoi tanti difetti. E Di Giacomo all’epoca ci disse che era meglio stare zitti, non fare clamore e aspettare a tirare su la rete. In effetti aveva ragione lui. Alla fine la riforma si è arenata ed è stata ritirata dal Governo dimissionario. Di Giacomo, navigando tra regolamenti e codicilli, al Senato, la parte sua l’ha fatta, tirando il freno a mano ogni qual volta la riforma passava dalle sue parti. Un’attività discreta e intelligente, l’unica da mettere in atto, in quanto se si fosse passati alle barricate, allora la riforma davvero poteva essere approvata, diventando una questione di bandiera per Mario Monti, Pd e Pdl che, almeno ufficialmente, si erano dichiarati a favore dei tagli. Stando invece zitti e lavorando dietro le quinte, invece, si è riusciti a rallentare tutto l’ambaradam, fino alla crisi e alle dimissioni di Monti. Ciò non toglie, però, che l’attenzione debba rimanere massima, ai livelli più alti e per questo appare necessario che Ulisse Di Giacomo torni a Roma per continuare a restare da presidio alla nostra tanto piccola, tanto bella e tanto sfortunata realtà territoriale. Già la nuova legge elettorale regionale ci ha penalizzati oltremisura, se poi perdiamo pure la Provincia siamo fritti e Ulisse una promessa la fa e la manterrà: starà lì, a Roma, a fare la guardia. Per questo bisogna sostenerlo ed aiutarlo. Per il resto la campagna elettorale del senatore ricalca i temi cari al Cavaliere, che hanno prodotto una rimonta incredibile, tanto da portare il Pdl a riagguantare il Pd e a giocarsela all’ultimo voto. “Se il Pdl andrà al governo, gli italiani riavranno entro tre mesi i soldi spesi per l’Imu come atto di scuse dello Stato verso i cittadini – dice Ulisse Di Giacomo – Uno Stato amico dei cittadini e non ostile come quello che vuole la sinistra. Intendiamo ridare entro il mese di maggio quanto le famiglie hanno versato allo Stato per l’Imu, perché la casa per noi è sacra, è il pilastro su cui la famiglia ha diritto di poggiare il proprio futuro. E non solo: Aboliremo e restituiremo l’Imu sui fabbricati e fondi agricoli e restituiremo anche questa tassa. Noi vogliamo semplificare la vita alle imprese e anche dotarle di credito. Al centro del nostro programma, comunque, c’è il condono tombale, ma anche quello edilizio e l’amnistia. Previsto anche un accordo tra Equitalia, contribuenti, lavoratori autonomi ed artigiani per il pagamento della sola imposta non pagata e la contestuale eliminazione dei costi di notifica, degli agi e delle sanzioni.Per il Molise, infine, stiamo sostenendo a livello europeo il finanziamento, con un miliardo aggiuntivo, dei piani di sviluppo delle regioni in fase di fasing out, come il Molise. Mi impegno inoltre a combattere fino in fondo in difesa del sistema sanitario regionale, così da difendere il diritto alle cure di tutti i cittadini molisani, che non sono di serie B. un altro obiettivo personale sarà quello di valorizzare le enormi risorse ambientali, culturali e turistiche dell’Altomolise. Portare qui un numero sempre maggiore di visitatori può essere davvero la valvola di sfogo per creare le premesse di un rilancio economico ed occupazionale”. Fin qui il senatore che, come si sa, è uomo di poche parole, ma tutto di un pezzo. Quello che pensa lo ha sempre detto ad alta voce e la sua coerenza e la sua dirittura morale sono ampiamente conosciute, tanto da essere sottolineate anche da Silvio Berlusconi in persona.